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29 Dicembre 2021 - 07:51
Dopo la corsa ai tamponi e test “fai da te” per i pranzi e le cene di natale, ora anche le mascherine Ffp2 sono diventate quasi introvabili. L’obbligo di indossarle sui mezzi pubblici è appena scattato e sulle vetrine delle farmacie iniziano già a vedersi i cartelli che indicano l’esaurimento delle scorte. E su bus, tram e in metropolitana le indossano in pochi.
1 SU 2 NON LE INDOSSA Sui mezzi pubblici circa un torinese su due si protegge ancora con le chirurgiche. «Non ne sapevo nulla, questo provvedimento non è stato ben comunicato, vado subito a cercarne una» dice Pino, appena sceso a Porta Nuova. Anche Domenica ieri mattina indossava una mascherina chirurgica: «Non avevo sentito questa novità, ma sul 12 non ho visto quasi nessuno con le Ffp2». Nicola si proteggeva con una mascherina di stoffa, ma assicura: «Ho quella giusta nello zaino, me l’ha data ieri mio figlio ieri. E’ più scomoda da indossare». C’è poi chi è ligio alle regole, come Jeraldine e sua mamma Gail appena arrivate in treno da Roma: «Le indossiamo sempre, così siamo più sicure».
PAURA DELL'OMICRON Certo è che la variante Omicron fa sempre più paura. E la poca gente si mezzi lo testimonia. A rischiare di più sono gli autisti che stanno costantemente a contatto col virus e ora chiedono «il ripristino della “catenella” e la porta anteriore chiusa». È quanto emerge da una ricerca della Faisa Cisal.
«Il personale è molto preoccupato - spiegano Andrea Forneris della segreteria di Torino e Francesco Goitre Rsu e Rls del deposito Nizza di Gtt: -. Introdurre nuovamente le Ffp2 e tralasciare una misura che garantiva sicurezza agli autisti è incomprensibile. Siamo invisibili alle istituzioni».
INTROVABILI IN FARMACIA Proteggersi dal virus però sta diventando sempre più difficile per mancanza di materiale. «Tamponi esauriti, Ffp2 esaurite» parla chiaro il cartello esposto sulla vetrina della farmacia di piazza Toti in Vanchiglietta. Nella comunale di corso Sebastopoli sono terminati, oltre alle mascherine, perfino i tamponi salivari e nasali. Qualche farmacia ha ancora delle mascherine «ma stanno scarseggiando e non sappiamo se ne arriveranno altre» spiega la dottoressa Carla Pagliasso, titolare della farmacia Carlo Felice. «Ne sono rimaste poche» sottolinea la dottoressa Gaia Bagnasacco della Collegiata Berta che da giorni ha esaurito i tamponi “fai da te”. I kit autodiagnostici sono introvabili dopo i pranzi e cenoni di Natale. «Sono andati a ruba, li abbiamo ordinati ma al momento non ne arriveranno altri» spiegano da tutte le farmacie di via Po che hanno affisso cartelli per avvertire la clientela dell’esaurimento delle scorte.
«AUMENTANO I PREZZI» Con l’aumento delle domanda, in certi casi, aumentano anche i prezzi. A lanciare l’allarme è il comitato TorinoinMovimento: «Un pacco da due Ffp2 in farmacia costa ben 3 euro. Il governo e la Regione hanno pensato di abbassare i prezzi? Perché questo Covid sta diventando sempre più oneroso».
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