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25 Gennaio 2022 - 08:02
C’è attesa per i risultati finali della perizia eseguita con tecniche all’avanguardia, disposta per capire se la piccola Fatima sia caduta dal balcone per un errore compiuto da Mohssine Azhar, il cittadino marocchino di 32 anni, compagno della madre della piccola, fermato il giorno dopo la tragedia con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale, oppure sia stata lanciata in cortile dalla stessa persona. Per ora sono noti solo i risultati autoptici che, a partire dal tipo di caduta e dalle lesioni riportate, ipotizzano il lancio, confermato anche da un filmato sequestrato dagli inquirenti. Un video registrato da una telecamera di sorveglianza e che ha ripreso l’ultima parte del volo, la bimba sarebbe rimbalzata, per cadere e sbattere violentemente il viso, per poi nuovamente girarsi di schiena. Immagini che hanno lasciato sgomenti anche gli investigatori e c’è da chiedersi come, dopo quella caduta, la bambina fosse ancora viva. Fatima è poi deceduta nella notte quando si trovava ricoverata in condizioni disperate nel reparto di rianimazione del Regina Margherita. Il corpicino della bimba di tre anni, era stato trovato agonizzante di fronte al garage centrale del cortile, quasi in mezzo allo spiazzo. Dunque, almeno apparentemente, la vittima non sarebbe caduta “a piombo”, ma la difesa del marocchino ipotizza che possa essere rimbalzata sul filo di uno stendino trovato spezzato, che avrebbe modificato la traiettoria della caduta, proiettando il corpo verso il centro del cortile del palazzo. Intanto a una settimana dall’autopsia, il cadavere della piccola Fatima si trova ancora presso la camera mortuaria dell’ospedale. La bimba non è stata dimenticata, tutt’altro, ma il nulla osta della procura per le esequie è stato notificato soltanto venerdì. Già oggi, infatti, potrebbe essere fissata la data dei funerali.
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