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Fiori bianchi, palloncini e un peluche per il saluto tra le lacrime a Fatima

Fatima
L’arcobaleno disegnato, le firme delle maestre Alice, Luisa e Giuliana della scuola d’infanzia Santa Chiara. Un mazzo di margherite bianche e la scritta, che ha accompagnato i palloncini verso le nuvole, «Fatima piccolo angelo vola più in alto che puoi». L’ultimo saluto a Fatima, morta a tre anni dopo essere “caduta” o essere stata “lanciata” (come ritengono gli inquirenti) dal ballatoio di una palazzina di via Milano 15 giorni fa, è avvenuto ieri, in una giornata di sole, nella cappella della Maria Ausiliatrice.

L’abbraccio di un centinaio di persone si è stretto intorno alla mamma, Lucia Chinelli, al fratello di sedici anni, ai familiari, agli amici e a coloro che hanno amato la piccola. Sedute nelle prime file, c’erano le maestre d’asilo, che hanno appoggiato sopra alla bara bianca il disegno con l’ultimo saluto, sotto a tanti cuoricini e all’arcobaleno che da oggi, quando sorgerà in cielo, ricorderà a tutti la dolcezza di una bimba strappata via troppo presto all’amore della sua famiglia.

Ieri mattina è passato a stringere mamma Lucia in un abbraccio anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. È il Comune che ha finanziato il funerale, con un gesto che, oltre a una valenza economica, ne ha una simbolica e morale. Con il lutto di Fatima ha pianto tutta la città. Anche chi non conosceva la bimba ieri, fuori o dentro la chiesa, è passato a rivolgere uno sguardo all’orsetto bianco di peluche seduto sulla bara, a fianco della foto della bimba in una cornice d’oro. Fatima sorride, in quella foto, e come ha detto il prete durante l’omelia: «Le parole, di fronte a questa bara bianca, sono tutte superflue».

«Fatima ora è in paradiso - ha aggiunto - ma con lo sguardo rivolto sulla terra, ai familiari e agli amici che le vogliono bene». Lacrime, silenzio e sguardi carichi di dolore hanno salutato l’ultimo viaggio della bimba, che è stata portata, dopo il funerale, a Mappano, dove c’è la tomba dei familiari della mamma. Anche il padre naturale di Fatima, separato dalla madre (e da lei denunciato in passato per maltrattamenti) è passato ieri, in silenzio, per un ultimo saluto. Non è entrato in chiesa. «Era una bambina dolce, carina, davvero splendida - hanno detto le maestre di Fatima piangendo - sapere della sua morte é stato un fulmine a ciel sereno».

«Vogliamo far sentire alla famiglia di Fatima che tutta la comunità è vicina, non devono sentirsi soli», ha detto il prete concludendo il funerale, a cui erano presenti, in veste privata, anche l’avvocata Silvia Lorenzino, che assiste Lucia Chinelli sul fronte penale, e il legale Alessandro Sena, che difende Mohssine Azhar, l’uomo con cui la madre di Fatima aveva una relazione (che si trova in carcere), accusato dalla procura di avere gettato dal ballatoio la piccola. Lui respinge l’addebito. L’inchiesta è ancora aperta.
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