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21 Aprile 2022 - 08:04
Numero di invitati ridotto, ristoranti chiusi e mascherine nelle foto di rito non sono proprio l’ideale nel giorno del matrimonio. Per questo motivo, negli ultimi due anni, moltissime coppie hanno rimandato la data delle nozze, in attesa di tempi migliori. Oggi i ristoranti sono tornati a organizzare banchetti, le mascherine sono sparite (almeno all’aperto) e non c’è più limite per festeggiare con amici e parenti. Risultato? È partita la corsa alle cerimonie. Con annesse lungaggini burocratiche da sbrigare.
DOPO IL SI', L'ATTESA Per quanto riguarda le pubblicazioni, ad esempio, il tempo di attesa a Torino è di circa cinque mesi, 150 giorni. «Assistiamo a una richiesta maggiore rispetto al solito» ammettono dall’ufficio Servizi Matrimoniali del Comune, che stima un ritardo di circa 100 giorni per prenotare. «Negli ultimi due anni il 50% delle coppie ha rimandato le proprie nozze - proseguono -. Quindi è normale che quest’anno ci sia un numero maggiore di richieste. Noi, dal canto nostro, abbiamo sempre meno personale per gestire le pratiche». In altre parole, chi fa domanda oggi trova posto in autunno. Non prima.
LE PUBBLICAZIONI La pubblicazione di matrimonio, per chi non lo sapesse, sono funzionali ad accertare che non esistano impedimenti alla celebrazione delle nozze. L’esposizione dura otto giorni e ha una validità di 180, periodo entro il quale va celebrato il matrimonio. La richiesta di un appuntamento può essere fatta tramite il portale di TorinoFacile. E così abbiamo provato: nessuna data disponibile prima di settembre. Si è poi rivelato inutile telefonare ai numeri indicati sul sito del Comune per chiedere informazioni: la carenza di personale nei servizi civici si fa sentire anche in questo settore.
«A partire dal prossimo sabato una parte del personale della task force dell’anagrafe centrale si occuperà di gestire il flusso delle domande matrimoniali» assicura l’assessore comunale Francesco Tresso. Una prima misura per compensare i disagi dei futuri sposi che pazientemente attendono il proprio turno. Nei giorni scorsi una coppia ha denunciato tramite i propri canali social di aver ricevuto l’appuntamento per le pubblicazioni il 16 settembre. Peccato che il matrimonio fosse programmato per il 10. «Se la prima data disponibile per un rito è a dicembre, non facciamo le pubblicazioni ora perché scadrebbero» spiegano ancora gli uffici. La richiesta può essere spedita anche inviando una email all’indirizzo pubblicazionimatrimonio@comune.torino.it. Solo per chi non riesce ad accedere ai servizi digitali, il Comune dà la possibilità di depositare la documentazione presso l’anticamera degli uffici di Stato Civile in via della Consolata 23, scala sinistra, primo piano.
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