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13 Maggio 2022 - 08:05
Qualcuno si è arreso, come il Paddock. “Ci scusiamo con i clienti, ma a causa dei lavori stradali non possiamo assolutamente svolgere la nostra attività”, recitava il biglietto sulla serranda. Il bistrot ha poi riaperto, altri negozi in corso Casale non hanno mai chiuso per non perdere soldi ma stanno subendo le conseguenze dei lavori sulla strada, che hanno creato un problema ben più grave del traffico rallentato. Vale a dire il polverone, un’ondata di fuliggine che ha ricoperto auto, marciapiedi e negozi. «Ho chiuso porte e finestre nonostante i 300 gradi del forno - lamenta Edoardo Esposito, panettiere al civico 32 - e lavoro poco perché i clienti non passano. Ho chiamato i vigili e mi hanno detto: “Se non riesce a lavorare, chiuda”. Mi sono sentito preso in giro». Ma sono in tanti a lamentarsi del rifacimento stradale. Una manutenzione straordinaria per le buche. «Ma qui le buche non c’erano - dice Stefano Pasqualin del Bar Baspas - e per colpa di questa polvere non ho messo tavoli e sedie fuori».
Va detto che sul corso, il 21 maggio, passerà il Giro d’Italia, e poiché i lavori finiranno il 19, il sospetto è che la riasfaltatura non sia per le buche ma in previsione della corsa. Ma a quanto pare, anziché riasfaltare a tratti, gli operai avrebbero deciso di fare tutto in una volta sola. Le auto sono tutte coperte di polvere, i negozi tengono porte chiuse ora che fa caldo e lo strato è così spesso che se una mano tocca l’asfalto diventa nera. «Non posso mettere frutta e verdura fuori perché si riempiono di polvere. E mi preoccupo anche per la salute: chissà cosa stiamo respirando», dice Enzo Papalia dell’Orticello. «Pulisco l’ingresso del negozio alle 9 di mattina. A mezzogiorno è più sporco di prima», afferma Matteo Barbieri, titolare del negozio di arredamento al civico 16. Residenti e negozianti hanno anche chiamato l’Arpa. Il cantiere, però, durerà ancora sei giorni.
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