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Dossi a spezzatino in mezza Torino: «Siamo in ritardo ma risolveremo»

Dossi
Rotti, a pezzi e facili da schivare. Quindi inutili per la funzione di “rallentatori” delle auto: è la situazione di decine di dossi in plastica piazzati in giro per la città, dal Lingotto alle vie attorno al cimitero e al campus universitario. Lo ammette anche l’assessore competente, Francesco Tresso: «Siamo indietro con le manutenzioni e i soldi a disposizione non sono sufficienti. Ma noi abbiamo aumentati i fondi a bilancio». Nel frattempo, però, il problema rimane. Basta fare un giro per la città: attorno al centro commerciale del Lingotto praticamente tutti i dossi in plastica sono rotti e incompleti. Anche quelli davanti a Eataly e Green Pea, che dovrebbero far rallentare le auto nei pressi degli attraversamenti pedonali.

Non va molto meglio in altre zone particolarmente frequentate, sia da pedoni che da veicoli. Come Lungo Dora Siena, davanti al campus Einaudi, o in corso Regio Parco, accanto al cimitero monumentale: anche lì i dissuasori di velocità sono ribassati dai tanti passaggi o totalmente staccati da qualche pneumatico che ci è passato sopra in maniera troppa decisa. Almeno la mancata manutenzione è “democratica” e colpisce ovunque: via Giardino, in Borgo Crimea; via Fattorelli, a Bertolla; via Mosca, in Borgo Vittoria. Ma perché il Comune non interviene per sistemare tutti questi dossi? Forse ha in programma di eliminarli e aspetta che siano il tempo e l’usura a fare il lavoro?

«La localizzazione dei dissuasori è valutata dal nostro Servizio viabilità di concerto con le circoscrizioni - premette Tresso, che ha la delega alla Cura della Città - La loro manutenzione rientra nel capitolo della segnaletica orizzontale, che ha diverse fonti di finanziamento e viene eseguita in base alle segnalazioni». L’impressione è che, quest’estate, non sia stata eseguita: «Quest’anno, in effetti, siamo un po’ in ritardo con gli affidamenti. Tocca alle circoscrizioni avviare le gare e qualcuna è rimasta indietro, come la 1 e la 8. Ma, a settembre, i lavori partiranno».

I fondi saranno sufficienti per intervenire ovunque necessario? «Si procederà in base alle priorità - risponde ancora l’assessore - Negli anni le risorse per le manutenzioni sono sempre state ridotte: la discesa è cominciata ai tempi delle Olimpiadi, ora noi cerchiamo di risalire. Infatti abbiamo previsto un investimento di 2 milioni di euro. Ma i fondi restano ampiamente inferiori rispetto a quanto servirebbe, considerando che ogni circoscrizione è come una cittadina di circa 120mila abitanti. Servirebbe una manutenzione molto più ampia».
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