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Una colletta solidale per l’albero di Natale bruciato dai vandali

RogoAlbero
«Non era solo il simbolo del Natale, era un simbolo di integrazione, di pace e della voglia di emergere». Non ha parole il presidente dell’associazione Arqa, Giovanni Sepede. Il residente del quartiere Aurora a capo del gruppo di volontari che da cinque anni si batte per la riqualificazione dei giardini Alimonda. Portando idee sul campo. Dalle partite di pallavolo al coro gospel, passando per le iniziative natalizie che hanno visto coinvolte anche numerose associazioni di giovani stranieri. «È un brutto gesto, ma non ci arrendiamo» racconta Sepede, a poche ore dal fattaccio.

Alle 7 del mattino

L’incendio sarebbe scoppiato tra le 7 e le 8 del mattino. In un orario decisamente insolito. Nessuno, però, ha visto nulla. Sul posto, allertati da un passante sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Ma del povero alberello, montato sabato pomeriggio, non è rimasto più niente. La pedana in legno e la pianta hanno preso fuoco, bruciando nel giro di pochi minuti. Difficile risalire al colpevole. Per Arqa è difficile che si tratti di un atto vandalico. «Vista l’ora ci pare strano, forse è stata una ragazzata. Non riesco neanche a credere che possa essere l’opera di un piromane» ha concluso Sepede. Ora l’associazione si prenderà qualche giorno di tempo per riflettere sul da farsi. Poi proverà a trovare un altro punto (forse negli stessi giardini) dove collocare un eventuale nuovo alberello. Lo farà, magari, tramite l’aiuto delle istituzioni che non sembrano aver intenzione di sottovalutare il caso. «Noi non ci siamo spaventati, ma sicuramente sotto Natale speravamo di portare un po’ di gioia ai bambini» rivela Sepede.

La colletta

Il quartiere, inoltre, ha subìto reagito e pensa già a una colletta per ricomprare l’al - bero distrutto dal fuoco. «Ci hanno chiamato in tanti» raccontano da Arqa. Anche il mondo politico pensa di fare la sua parte. «Purtroppo ci sono troppi idioti in giro che non hanno rispetto per le cose belle» queste le dure parole pronunciate dal presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri. «Un atto sicuramente voluto e non accidentale - attaccano i consiglieri di Fdi, Alessi Patrizia e Domenico Giovannini -. In questo quartiere c’è una violenza latente che da un attimo all’altro scoppia in atti criminosi, chi amministra la Circoscrizione 7 e la Città deve pensare ad azioni concrete». Tanti anche i commenti sulla pagina Facebook dell’associazione. «Mi spiace sapere che ignoti incivili si siano permessi di bruciare il lavoro ed il sacrificio di bravi e onesti cittadini» ha commentato la coordinatrice all’Ambiente della 7, Marta Sara Inì.
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