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«Ho messo una sostanza nel riscaldamento»: nuovo allarme all'istituto Grassi

Dopo la telefonata per una bomba piazzata a scuola. L'annuncio via e-mail. Controlli di polizia e vigili del fuoco

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Le ricerche della bomba il mese scorso all'istituto Grassi

«Ho messo una sostanza chimica nell'impianto di riscaldamento»: era più o meno questo il testo dell'e-mail ricevuta dall'istituto superiore Grassi di via Paolo Veronese 305 e aperta alle prime ore di stamattina dagli impiegati della scuola. Che hanno subito dato l'allarme e chiamato il 112: sono intervenute le volanti della polizia e le squadre dei vigili del fuoco che, con i loro esperti, hanno potuto verificare che non c'era nulla di pericoloso nelle tubature e nei termosifoni. Così l'allarme è rientrato nel giro di un paio d'ore e le lezioni sono potute iniziare regolarmente. 

Ora gli inquirenti indagheranno per risalire all'autore della mail, che rischia una denuncia per procurato allarme. Anche per capire se dietro se sia lo stesso che ha "colpito" in via Veronese il 1° marzo. Per l'istituto Carlo Grassi, infatti, si tratta del secondo falso allarme nel giro di un mese: nella prima occasione qualcuno aveva annunciato via telefono di aver piazzato una bomba nella scuola, ultimo caso di una serie di allarmi che avevan riguardato anche banche, uffici postali e luoghi pubblici.

In quell'occasione gli studenti erano stati costretti a entrare con due ore di ritardo, nell'attesa che i reparti cinofili della polizia accertassero che non ci fosse davvero una bomba tra i corridoi e le aule dell'edificio.

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