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IL NUOVO PIANO TRASPORTI

Mezzi pubblici, la promessa: "Massimo 8 minuti di attesa"

Oltre un miliardo di euro di investimenti per tram, bus e metro

Tram

Nuovo Trasporto Torino

Oltre un miliardo di investimenti, tra fondi destinati al prolungamento della metro uno e l’acquisto di nuovi bus ecologici e tram. I prossimi anni saranno decisivi per il rinnovo del trasporto pubblico torinese. Più binari, tempi di viaggio ridotti grazie ai Bus rapid transit e la promessa di passaggi entro gli otto minuti, anche nell’ora di punta.

Per ridurre i tempi di attesa il piano “Nuovo Trasporto Torino” presentato da Comune e Gtt prevede un incremento della priorità semaforica - che passerà dal 40% al 90% nei prossimi tre anni - e l’installazione di telecamere nei tratti più critici della viabilità cittadina, «per evitare code causate da auto in transito o in sosta sugli spazi destinati al passaggio di bus e tram» specificano da Palazzo Civico. 

I nuovi bus saranno «più rapidi ma anche più ecologici» assicura l’assessore con delega alla Viabilità e ai Trasporti Chiara Figlietta. Grazie anche ai fondi del Pnrr quelli elettrici passeranno dall’11 al 63% del totale con conseguenti vantaggi per la qualità dell’aria in città (-61% di Co2 e -95% di particolato nelle emissioni).


Primi interventi e il biglietto 
A presentare il Piano, in conferenza stampa, c’erano il sindaco Stefano Lo Russo, insieme all’assessora Chiara Foglietta e dall’amministratore delegato di Gtt Serena Lancione. «Partiamo con il ripristino della gestione tranviaria della linea 13 in orario serale e nei giorni festivi - spiega l’assessore Foglietta -. Il ripristino della gestione tranviaria della linea 10 nei giorni festivi e nei periodi di chiusura delle scuole». E ancora, nel 2023 si vedrà «il potenziamento della linea 74 diretta al Caat, l’ottimizzazione dei percorsi delle linee che servono l’area della stazione Rebaudengo, il miglioramento dei collegamenti fra Villaretto, Falchera e Mappano e nella zona verso San Mauro, Barca, Bertolla, il potenziamento della linea 66, la riorganizzazione del servizio in zona Parella» elenca Foglietta.

Torna in strada anche la Linea Star 2, a cui si aggiunge il mini bus elettrico della Star 3, in servizio dal V Padiglione al Park Santo Stefano e Porta Palazzo, con estensione notturna. «Si tratta del più grande intervento mai fatto sulla rete a Torino negli ultimi 30 anni» commenta il sindaco Lo Russo in conferenza stampa, assicurando che il piano sia «a tariffa invariata». In ogni caso, «prima di fare qualsiasi aumento ci premuriamo di migliorare il servizio» aggiunge.


La rivoluzione "del ferro"
Il Piano prevede, per il 2024, l’estensione della linea 4 con la realizzazione di un binario ad anello al capolinea Falchera e il rispristino del passaggio del 3 in piazza Hermada. Si prevede poi - entro il 2026 - di poter utilizzare un nuovo collegamento veloce tra il Campus e la stazione ferroviaria di Grugliasco, grazie al prolungamento dei binari da Borgata Lesna al Campus. Tornerà in funzione - entro il 2025 - anche la linea 10, che attraverserà Baldissera. Infine, nel 2027 entrerà in servizio la nuova linea 12, per collegare la zona dell’Allianz Stadium con il centro città. Intevento finanziato dal Ministero delle Infrastrutture per 222 milioni.


Linea 5 “express”
Grazie a un investimento pari a otto milioni di euro sarà inoltre possibile utilizzare Bus rapid transit (autobus elettrici con ricarica al capolinea) su un lungo asse di attraversamento che tocca i centri commerciali di Rivalta, gli stabilimenti di Stellantis, il mercato di Santa Rita, l’ospedale Mauriziano, la Gam e la Fornaca fino al centro città. Mezzi dello stesso tipo anche sulla linea 2 che, dal 2025, collegherà i corsi Sempione, Grosseto, Lecce, Trapani, Siracusa e Traiano. 

Un commissario per la Metro 2: l'ok
Rispetto all’avvio dei lavori della linea due della metropolitana, Lo Russo ha rassicurato del fatto che il dibattito sul nuovo commissario sia approdato in commissione Bilancio al Senato. «Aiuterebbe la città a risparmiare fra i 18 e i 24 mesi rispetto all’avvio dei lavori» sottolinea. «Potendo andare in deroga al Codice degli Appalti» disporrà anche della possibilità di negoziare coi fornitori relativamente al costo delle opere. In serata è arrivato il via libera della commissione.

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