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LA MOBILITA' DEL FUTURO

Che fine ha fatto la navetta a guida autonoma?

Da sei mesi ferma in garage

Navetta a guida autonoma

Navetta a guida autonoma

La navetta a guida autonoma resta in magazzino, almeno per ora. Dopo la prima fase di sperimentazione e la pubblicazione dei risultati, il mezzo guidato dall’intelligenza artificiale e privo di conducente è rimasto parcheggiato in garage. «Aspettiamo il via libera del Ministero per andare avanti con la fase due della sperimentazione» fanno sapere tanto da Gtt quanto da Links. E nel frattempo è tutto fermo.


Dopo sei mesi di stop, la navetta senza conducente dovrebbe essere pronta per tornare in strada. Il condizionale però è d’obbligo, dal momento che per procedere con il trasporto di persone a bordo serve il via libera di Roma, a cui sono stati inviati i dati relativi alla fase uno della sperimentazione alla fine del mese di ottobre.

La prima parte del progetto “AuTOnomo Gtt”, iniziato lo scorso 27 luglio, si era conclusa in modo incoraggiante. Nonostante i dubbi e qualche polemica, le due navette a guida autonoma avevano soddisfatto tutti i test previsti per la circolazione su una normale strada cittadina. I mezzi, realizzati dalla società francese Navya, hanno circolato per 120 ore, percorrendo 700 km su un tratto di circa due chilometri delimitato da via Ventimiglia, corso Spezia, via Genova e via Cortemilia, nella zona ospedaliera di Torino. «

Questa fase è stata dedicata, oltre che ai test delle apparecchiature, alla formazione del personale Gtt di bordo, per un totale di 35 giornate, ed è stata approvata dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, in accordo con il Ministero dello Sviluppo economico» avevano spiegato all’epoca da Gtt.

Ora però si dovrebbe entrare nel vivo del progetto, con i passeggeri a bordo. Per procedere su questo punto i principali partner di progetto si sono trovati nei primi giorni di novembre per condividere le soluzioni per rispondere a tutti gli standard previsti dai protocolli di sperimentazione. «Esistono le condizioni per affrontare i singoli aspetti ancora da risolvere - dicevano da Gtt -. E, d’altro canto, non vi sono condizioni strutturali (tecniche o legislative) che impediscano di procedere con la salita dei passeggeri a bordo delle navette “AuTOnomo”».

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