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LA STORIA
08 Aprile 2023 - 17:37
Francesco Serratore
Non vedenti «maltrattati» durante il musical “Notre Dame de Paris” e al concerto di Biagio Antonacci. Persone in carrozzina «umiliate» durante lo show di Gianni Morandi. Di fronte al susseguirsi delle testimonianze, le Consulta per le persone in difficoltà (Cpd) non esita a parlare di una vera e propria «discriminazione» ai danni delle persone con disabilità a Torino. Ultimo - in ordine cronologico - il racconto di Francesco Serratore, 43 anni, malato di Sla da più di 20 che racconta quanto gli è successo nel tentativo di andare a vedere la partita.
Che cosa è successo
Il 6 aprile scorso Serratore ha tentato di acquistare un biglietto per andare allo Juventus Stadium insieme alla famiglia, ma dalla biglietteria è arrivata una doccia fredda. «Mi hanno detto di avere posti per disabili in carrozzina assegnabili solo a chi certifica una disabilità al 100%» racconta e, amaro aggiunge: «”Sfortunatamente” io ho l’80%». Nessuno sconto, ma anche volendo pagare il prezzo intero non è stato possibile trovare una soluzione. «Mi avrebbero venduto un posto sulle gradinate, ma io come faccio?» domanda. «Normalmente in ambienti piccoli cammino con le stampelle, ma per andare allo stadio avrei usato il motorino elettrico» racconta. «Mi volevano dare un posto in curva?» chiede Serratore e poi conclude: «Io volevo pagare. Non è un problema, ma non possono pensare che sia in grado di fare quelle scale. Magari...».
Sul sito dello Stadium il regolamento spiega in modo chiaro la politica della biglietteria, ma resta l’amaro in bocca di chi è rimasto fuori. Troppo malato per sedere sugli spalti. Ma non abbastanza malato per avere un posto riservato.
«Città inaccessibile»
«È questa la dura realtà: a Torino sono vietati gli spettacoli alle persone con disabilità» commenta duro il direttore della Cpd, Giovanni Ferrero. «Ultimamente dobbiamo prendere atto che anche a livello di divertimento la città sta diventando in modo allarmante sempre più inaccessibile e lontana a dispetto dei tanti proclami dall’essere un luogo realmente “per tutti”» sottolinea. Proprio in questi giorni la Consulta, insieme a Fondazione Crt ha pubblicato e reso disponibile gratuitamente il “Vademecum Eventi per Tutti”, uno strumento essenziale e innovativo messo a disposizione di istituzioni e organizzatori per arrivare alla realizzazione di eventi accessibili.
«Siamo ancora in attesa di risposte da parte della Città di Torino rispetto ai recenti episodi in cui i diritti delle persone con disabilità sono stati calpestati e di cui stiamo purtroppo perdendo il conto. Episodi che non riguardano piccole realtà locali, ma strutture portate ad esempio anche al di fuori delle nostre mura come il Pala Alpitour e lo Juventus Stadium. Per questo anche noi come Cpd ci uniamo alla protesta di Francesco, l’ultimo in ordine di tempo a cui è stato negato il diritto fondamentale di poter vivere il proprio tempo libero. Anzi, dicendo meglio, semplicemente di poter vivere».
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