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Al Salone del libro

Nella villa di Alassio l'amore proibito tra la contessa e il capitano nazista

Sposata a un Savoia, figlia di quel Ceirano che fondò l'industria automobilistica, tradì il suo amante per salvare l'uomo che divenne il braccio destro di Agnelli

Nella villa di Alassio l'amore proibito tra la contessa e il capitano nazista

Prima degli Agnelli c'era una dinastia industriale che diede il via alla costruzione di automobili in Italia, è quella di Mario Ceirano, da Saluzzo, poi destinato a scomparire di fronte allo strapotere del Senatore. La più giovane delle sue figlie si chiamava Silvia ed era divenuta contessa andando in sposa, a 18 anni, a un uomo di trent'anni più vecchio, Eugenio di Carignano, Savoia di seconda fascia. Il quale a Torino diventerà anche questore, mentre la giovane contessa Silvia rimarrà nella bella villa di Alassio, dividendo la sua esistenza tra ricevimenti e feste. Fino a che la storia bussa.

Dopo l'8 settembre 1944, infatti, la contessa di Villafranca-Soissons continua a vivere - come molti altri nobili - nel suo mondo fingendo che tutto quanto accade attorno non possa toccarla. Ma a Villa Ceirano arriva un uomo, un capitano nazista di nome Gerhard Dosse. Fa della villa la sua base e di fatto della contessa la sua amante

Il capitano Dosse è duro e spietato - sarà condannato all'ergastolo come criminale di guerra dal Tribunale di Torino -, assieme a un ex soldato italiano passato alla storia come "Il boia di Albenga" si occupa delle torture, delle fucilazioni sommarie. Tutte cose che, nell'interno della Feldegendarmerie, Silvia finge di non vedere. Fino al giorno in cui sua sorella le chiede di salvare un uomo, un partigiano: si tratta di Giuseppe Fulcheri, che dopo la guerra diventerà il braccio destro di Giovanni Agnelli. La contessa cerca di smuovere il suo amante a compassione, ma vanamente. Allora punta in alto, irretendo un generale nazista, che organizza un trasporto speciale per Fulcheri, verso il processo, durante il quale viene liberato. E poi accaderà con il figlio della sorella e con altri ancora.

Una figura affascinante quella della contessa, che non può non evocare la sfortunata Santina di Cesare Pavese, amante dei nazisti, forse doppiogiochista, chi può dirlo... "Il boia e la contessa" (Fusta, 19 euro) è il romanzo storico incentrato su di lei, opera di Daniele La Corte, che sarà presentato sabato 20, alle 18 in Sala Lilla, nel padiglione 2.

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