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LA STORIA
19 Maggio 2023 - 19:48
Il complesso residenziale di via Parenzo
Ventiquattrore senz’acqua, al punto che per lavarsi o cucinare gli inquilini sono andati alla fontanella del vicino mercato di corso Cincinnato. Una giornata da incubo per il complesso Atc di via Parenzo e corso Toscana, 270 alloggi in totale, che può ragionevolmente essere ribattezzato lo “stabile dei morosi”, tanto sono alti i mancati pagamenti. Motivo per cui Smat ha sigillato l’erogazione dell’acqua per 24 ore. Disagi per tutti gli inquilini, come la famiglia Bozzi: «Nessuno ci ha avvisati - raccontano marito e moglie - e senza sapere nulla ci siamo ritrovati senza l’acqua. A pranzo e cena abbiamo mangiato pizze surgelate, nel microonde, e per lavarci siamo andati con le bacinelle alla fontana del mercato». Come loro, tutti gli altri condomini che risiedono nel grande stabile popolare.
Alla fine, dopo numerosi solleciti, Smat ha ripristinato l’acqua e tutti i 270 alloggi di via Parenzo e corso Toscana hanno tirato un grande sospiro di sollievo. Ma perché si è arrivati a tanto? A quanto pare, le colpe sarebbero da dividere tra le morosità pregresse di molti inquilini e una gestione da parte del precedente amministratore un po’ “leggera”. Come spiega Gabriele Tortorelli, da settembre nuovo amministratore del comprensorio: «Qui ci sono debiti che risalgono al 2019, mai trasmessi e nemmeno illustrati durante il passaggio da un’amministrazione all’altra». Debiti altissimi. «Parliamo di 80mila euro circa per quanto riguarda l’acqua e 250mila euro per il teleriscaldamento. Come faremo a pagarli? Abbiamo concordato da tempo un piano di rientro e poco alla volta stiamo saldando il debito».
Certo, ci vorrà molto tempo per rientrare, ammesso che si riesca a farlo. Come detto però, alcuni errori sono da imputare alla precedente amministrazione del complesso Atc. «Quando mi sono insediato - prosegue Tortorelli - i condomini mi hanno detto che non venivano nemmeno fatte le assemblee. Per avere dei documenti contabili abbiamo dovuto addirittura intraprendere un’azione legale».
Insomma, un vero e proprio caos burocratico, peccato che a rimetterci siano gli inquilini, che si sono visti staccare uno dei due contatori dell’acqua. «Non ci è arrivata alcuna comunicazione. Qui ci sono famiglie con anziani e bambini piccoli e molti di questi nuclei hanno sempre pagato, però di punto in bianco sono rimasti senz’acqua», protestavano questa mattina i condomini. Infatti, avvisi di questo tipo non ce n’erano, né all’interno in bacheca né fuori alle porte d’ingresso. E la spiegazione, incredibile ma vero, sarebbe la seguente: l’informazione da parte di Smat non è arrivata all’attuale amministratore dei palazzi, ma a quello precedente. Per questo motivo, tutti e 270 gli alloggi di via Parenzo e corso Toscana si sono trovati senz’acqua all’improvviso, senza essere stati informati.
Atc dal canto suo, in questi anni sui mancati pagamenti ha fatto diversi solleciti. E anche l’Agenzia territoriale per la casa punta il dito sulle inadempienze della precedente amministrazione: «La gestione pregressa ha dato luogo a diverse criticità, basti pensare che persino i verbali di assemblea non sono stati approvati per anni. Questo ha generato la situazione debitoria nei confronti dei fornitori. Siamo comunque disponibili a far fronte a eventuali spese pregresse per conto dei nostri inquilini».
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