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23 Giugno 2023 - 17:05
I malviventi erano tre
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Strada del Closio a Buttigliera Alta è una via asfaltata che si inerpica sulla collina. A destra e sinistra i parchi delle ville, con i salici piangenti e le siepi curate. Dalla cima si gode la vista della bassa Val di Susa. Un luogo tranquillo, ma isolato dove ogni casa è dotata di allarmi e sistemi di sicurezza, perché la notte fa paura. Invece, è stato proprio in pieno giorno che una gang di banditi ha agito, sorprendendo tre residenti, legandoli e derubandoli. L’assalto è avvenuto quando il sole era già alto, attorno alle 10,30. I tre malviventi hanno scavalcato la cinta in ferro battuto, pitturata di fresco di colore bianco e sono entrati in un parco dove, vicine, ci sono due grandi ville che dalla strada neppure si scorgono.
Da una finestra sono entrati nella prima e hanno colto di sorpresa il figlio 21enne del proprietario che stava parlando con un’amica di famiglia: «Ci hanno legati», hanno poi riferito entrambi ai carabinieri della stazione di Avigliana che sono intervenuti sul posto. I tre malviventi erano incappucciati ed armati, «decisi, ma non violenti», anche se i racconti delle vittime, ovviamente in stato di shock, al momento risultano ancora incompleti. I due sono stati stati fatti sdraiare su pavimento, poi uno della banda li ha legati usando dei fili elettrici che i banditi avevano in una borsa. Mentre uno controllava gli ostaggi («eravamo impietriti»), gli altri due malviventi hanno rovistato in casa. Ma hanno fatto rumore e la proprietaria della villa vicina, come poi ha riferito ai carabinieri, si è insospettita ed è andata a controllare. Non ha fatto in tempo ad entrare che è stata aggredita e bloccata. Obbligata a sdraiarsi anche lei accanto ai due ostaggi, ma non è stata legata, forse perché troppo anziana (la donna ha 80 anni).
I banditi hanno messo a soqquadro la casa, poi, accertato che nell’altra non era presente nessuno, hanno svaligiato anche la seconda villa. Il bottino, ancora tutto da quantificare, è comunque ricco. I malviventi sono poi fuggiti con due borsoni colmi di monili d’oro e d’argento, praticamente tutti i preziosi presenti nelle due ville, oggetti di valore, ma anche di significato affettivo. Mentre fuggivano, la signora ottantenne, sia pur ancora tremando per i momenti di terrore appena trascorsi, ha liberato dai lacci gli altri due ostaggi e sono stati loro a chiamare i carabinieri. Le gazzelle sono arrivate in collina in pochi minuti e, mentre alcuni investigatori ascoltavano il racconto delle vittime, le “gazzelle” dell’Arma hanno perlustrato la zona. Sono anche stati sentiti alcuni testimoni e acquisiti i filmati registrati della telecamera di sorveglianza di un’altra villa più a valle.
La convinzione di chi indaga è che i tre rapinatori siano fuggiti a piedi, almeno in due diverse direzioni, lungo le strade di campagna che intersecano Strada del Closio. «E’ verosimile ritenere - spiegano fonti investigative - che l’auto e le auto dei malviventi, fossero parcheggiate ad una certa distanza dalle due ville. Sempre che i banditi non siano giunti a piedi o con altri mezzi. Forse in moto». Tant’è che nessun testimone ha potuto confermare la prresenza di vetture vicino alla villa nell’ora della rapina. Quel che è certo, secondo i carabinieri, è che la banda, prima di colpire abbia eseguito alcuni sopralluoghi in zona e, pertanto, i carabinieri hanno sentito alcuni vicini di casa delle vittime per chiedere se nei giorni scorsi abbiano notato o meno persone sospette. Uno dei malviventi potrebbe non essere italiano, «parlava con un accento straniero», ma ciò potrebbe anche essere un depistaggio messo in atto dagli stessi banditi per allontanare i sospetti. Dal canto loro, gli investigatori sembrano non cercare lontano, infatti, ancora nel pomeriggio di ieri, le auto dell’Arma e pattuglie a piedi hanno perlustrato la zona e il reticolato di sentieri che porta in aperta campagna.
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