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la gara di solidarietù
25 Giugno 2023 - 09:00
Aly Ndao aveva solo 20 anni quando è annegato nel Po
La raccolta fondi è già partita, e i soldi li stanno raccogliendo gli ambulanti di Porta Palazzo, il mercato per eccellenza di Torino e più grande mercato all’aperto d’Europa. Perché sono loro che si sono offerti di aiutare la famiglia di Aly Ndao, il ventenne di origine senegalese annegato nelle acque del Po e ritrovato martedì, a ritornare in Senegal. I mercatali di Porta Pila, infatti, si sono offerti di racimolare i soldi per rimpatriare la salma di Aly nel suo paese natio. Una decisione spontanea, una mano tesa che la famiglia del ragazzo ha accettato, perché i costi - tra spese burocratiche e volo - sono molto alti. Aly ha genitori e fratelli in Senegal, e così in corso Moncalieri erano arrivati i cugini, Mamadou Top e Mado Dara, che avevano denunciato la sua scomparsa.
E’ toccato a loro, martedì a mezzogiorno, il riconoscimento del corpo che i sommozzatori dei vigili del fuoco avevano riportato a riva. Aly era sparito otto giorni fa, nelle acque del Po all’altezza dei circoli Riverside, Master Club, Fioccardo e Ronchiverdi. Dopo giorni di ricerche con elicottero, droni, cani e gommoni, il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto a 150 metri di distanza dal punto in cui Aly era finito in acqua, incagliato tra la vegetazione del fiume. «Adesso riporteremo la sua salma a casa. Abbiamo chiamato il papà in Senegal e ci ha detto di raccontare a tutti quanto fosse orgoglioso di Aly», avevano dichiarato i cugini.
La storia del giovane africano è una delle tante di questi ragazzi che cercano fortuna scappando da situazioni difficili. Con veri e propri “viaggi della speranza”, come Aly stesso aveva fatto. Sobbarcandosi un’interminabile traversata in barca passando dalla Spagna e arrivando poi in Italia, nella nostra Torino, in cerca di un futuro migliore. E in Italia Aly Ndao ci viveva ormai da due lunghi anni, stava studiando la nostra lingua per poterla padroneggiare meglio, aveva una passione sfrenata per il calcio e stava cercando un lavoro. Tuttavia risultava ancora un irregolare sul nostro territorio visto che non era in possesso del permesso di soggiorno.
La sua vita si è spezzata troppo presto, a soli vent’anni, sulle rive del Po. Tra l’altro, come rivelato dai cugini, Aly a nuotare non era nemmeno capace. Ora, appresa la notizia della sua tragica fine, alla famiglia non resta che riportare il giovane in Senegal. Ma appunto, le spese sono molto alte ed ecco che in aiuto sono arrivati gli ambulanti di Porta Palazzo, che stanno raccogliendo i soldi necessari. Un gesto per aiutare la famiglia di chi non c’è più, che a Porta Pila si fa sempre, da anni, tutte le volte che viene a mancare un collega.
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