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Venere degli Stracci

Michelangelo Pistoletto sull'incendio: «Il lato peggiore dell’umanità»

L'artista piemontese commenta il fattaccio di Napoli: forse è stata una gara social

La Venere degli Stracci

La foto realizzata dal Comune di Napoli

E dopo la notizia dell'incendio di questa mattina che ha distrutto la sua Venere degli Stracci a Roma, è arrivato anche il commento dell'artista piemontese, maestro dell'arte povera, Michelangelo Pistoletto.

«Questa Venere, già esposta in città diverse volte è diventata così grande perché è stata considerata un’icona del nostro tempo ed è presentata in una dimensione iconica per il luogo in cui si trova».

Certo non poteva immaginare come sarebbe finita. La sua reazione alla notizia dell’incendio è stata prima «di un forte controllo dell’emozione, perché la ragione deve vincere, sempre» e «emozione e ragione - ha spiegato - devono trovare un accordo, un bilanciamento, un’armonia». Ma poi l’armonia è saltata e così l’artista è sbottato: «Questa società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento, è come un’autocombustione del lato peggiore dell’umanità».

Per l’accaduto sembra probabile la pista dolosa. «Sui social c’era una sorta di gara che invitava a bruciarla» ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Intanto a novembre si potrà ammirare un’altra Venere degli Stracci, quella della grande mostra personale che il Castello di Rivoli dedica a Michelangelo Pistoletto in occasione dei suoi 90 anni.

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