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IL CASO

Guano di piccione e umidità sui muri: la Regione diffida la Croce Rossa

Guai in vista per la sede di via Bologna: «Errori, ci stiamo mettendo in regola»

Croce Rossa

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Locali «lordati» da escrementi di piccione, ambulanze senza il certificato di idoneità sanitaria, tinteggiatura staccata e umidità di risalita sulle pareti: è come i tecnici dell’Asl hanno trovato la storica sede della Croce rossa in via Bologna 171. Una situazione subito segnalata alla Regione, che nei giorni scorsi ha inviato una diffida al presidente Giuseppe Vernero affinché «attui tutte le misure» richieste.


E’ il risultato, nero su bianco, del sopralluogo svolto il 21 giugno dal Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Asl Città di Torino. Un’ispezione scattata dopo l’esposto presentato da una parte dei 1.200 volontari che ruotano attorno alla Cri torinese, già al centro di polemiche interne per la gestione dell’associazione e per la presenza di lavoratori interinali.

Le criticità
La diffida della Regione sembra dare ragione alle critiche mosse dai volontari. A partire dai risultati dell’ispezione e «dalle superfici dei locali “lordati” da escrementi di colombo». Le autorimesse, in particolare, dovranno essere pulite e sanificate: «Ho dato ordine immediato di farlo ma specifico che si tratta di una rimessa non utilizzata perché in attesa di una messa in sicurezza da 650mila euro» replica Vernero sul punto. Il presidente fa lo stesso per la seconda prescrizione, che sottolinea la mancanza del «certificato di idoneità sanitaria delle ambulanze»: «Non significa che non siano in regola, anzi - garantisce il presidente - Abbiamo tutti i documenti, il nostro errore è stato non richiedere l’autorizzazione che li ricomprende tutti: faremo più attenzione. Intanto rimedieremo e invieremo anche i certificati sugli impianti e sulla struttura, come richiesto dall’Asl nel terzo punto della diffida».
La quarta e ultima «criticità», come la chiamano gli ispettori, riguarda «l’umidità di risalita e le pareti che presentano distacco di tinteggiatura: vanno ripristinate entro 90 giorni. Intanto sia impedito l’accesso e lo stazionamento dei colombi nella autorimessa e siano rimossi tutti i materiali impropriamente depositati».

La reazione
Precisa ancora Vernero: «Abbiamo già dato l’incarico per ristrutturare le due stanzette che hanno quel problema e risolveremo nei tempi previsti. Mi spiace solo che emergano questi problemi e non i risultati positivi, come la sala relax appena sistemata. O l’Officina della Salute, che da settembre offrirà studio medico, sportello sociale e supporto psicologico».

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