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IL LUTTO

E’ morto Alan Brunetta, il musicista che suonò mentre le operavano al cervello

Torino dice addio all'artista. Aveva solo 37 anni, i funerali martedì a San Mauro

alan brunetta

Alan Brunetta suona durante l'operazione al cervello

Nel 2019 aveva stupito il mondo suonando la chitarra mentre i chirurghi delle Molinette lo operavano al cervello. Ieri notte, a distanza di 4 anni da quel giorno, purtroppo Alan Brunetta è morto.

Torino dice addio al compositore, batterista e multi-strumentista della nota band «LaStanzadigreta», già vincitrice nel 2017 della Targa Tenco per la migliore opera prima. Figlio di un consigliere comunale di San Mauro, Brunetta aveva solo 37 anni. Anni segnati da un’unica grande passione: quella per la musica. Diplomato al Conservatorio di Torino, aveva dedicato la sua vita alla composizione per il cinema e per il teatro, componendo anche le colonne sonore di numerosi film. Non a caso, tra pochi giorni è prevista l’uscita del suo ultimo brano “You’ve stopped walking away”, tratto dalla colonna sonora del film “The Killing of Billy the Kid” di Brett Bentman. Il suo percorso artistico è stato contraddistinto da una serie di collaborazione prima di approdare a “Lastanzadigreta”.

La sua foto e il suo nome però avevano fatto il giro del mondo 4 anni fa quando aveva afferrato una chitarra classica e un tamburello per improvvisare una linea ritmica che, nota dopo nota, si era trasformata in una delle più famose canzoni di Lucio Battisti, suonata così bene che su u palco o anche solo in una strada avrebbe coinvolto il pubblico fino a farlo cantare in coro. Per fortuna quel giorno non era finita così, perché il suo pubblico erano chirurghi e infermieri delle Molinette e una loro distrazione sarebbe stata davvero da evitare. Nonostante l’impossibilità di ricevere i meritati applausi la “performance” di Alan Brunetta era durata ben sei ore, alternando “La canzone del sole” a “The wall” dei Pink Floyd: sei ore durante le quali, mentre suonava, era stato sottoposto a una operazione al cervello da sveglio per asportargli un tumore al lobo temporale destro. «Il nostro obiettivo - aveva spiegato il professor Diego Garbossa, che aveva guidato l’équipe che aveva condotto l’intervento - era quello di preservarne, con la massima probabilità, le abilità creative e di improvvisazione musicale, fondamentali per la vita lavorativa e personale del paziente». Obiettivo rggiunto, visto che Alan ha continuato a deliziare fans e amici con le proprie abilità artistiche. Lo stesso Garbossa aveva poi rivelato, con un sorriso, che in realtà un piccolo momento di distrazione durante l’operazione c’era stato: «Ad un certo momento, abbiamo cantato anche noi in modo che si potesse riposare un pochino».

Sul profilo di Brunetta ieri sono stati pubblicati centinaia di messaggi di addio, tra cui quello di Rosaria: «Sei l’amore della mia vita e il mio migliore amico. Hai portato nella mia vita l’arte e la gioia. Mi hai insegnato cosa vuol dire avere forza e coraggio. Sei stato un insegnante incredibile non solo per i tuoi allievi ma per tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti. Sei il migliore. Arrivederci amore mio».

I funerali sono in programma martedì 25 alle ore 10 presso la parrocchia di San Benedetto a San Mauro Torinese.

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