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Il caso

Al centro anziani la partita a carte finisce in rissa

Uno dei due pensionati coinvolti ha passato la notte in ospedale. Angelino: «Non bisogna abbandonare i centri, mi sono battuto e mi batterò per tenerli in vita»

Centro anziani via Cimabue

Il centro d'incontro per anziani di via Cimabue

Arrivato il momento della pensione, trascorrere parte del proprio tempo libero nei centri d’incontro, riunendosi per scambiare quattro chiacchiere e stare in compagnia è un’opzione scelta da molti anziani. Le giornate scorrono così serene e tranquille. O almeno dovrebbero. Il pomeriggio di venerdì scorso, passato a giocare a carte con gli amici è diventato un incubo per un anziano residente del quartiere di via Cimabue.

Seduti all’ombra del centro immerso nel verde del parco, per gli amici pensionati la partita di carte si è trasformata in un incontro di boxe. Tutto sembrerebbe essere partito da un diverbio, trasceso poi in una vera e propria rissa finita con un occhio nero per uno dei due anziani, costretto a passare la notte in ospedale.

Un racconto che sembra surreale. Di solito i protagonisti di questi episodi sono giovani adolescenti che fanno volare le mani per le vie della città, non di certo gli anziani nei centri di incontro. «Chi ha commesso questo fatto – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia della seconda Circoscrizione Domenico Angelinova espulso da tutti i centri di Torino».

Centri anziani sempre più lasciati soli nella loro gestione. Se fino a qualche anno fa le Circoscrizioni erano al fianco dei gestori, oggi non è più così. «Nella Circoscrizione 2 ne abbiamo otto.  – ha spiegato il capogruppo – Tutti ricevevano un piccolo contributo di 500 euro all’anno».

Venuto a mancare, ora i centri possono fare affidamento solo sulle quote di tesseramento, che spesso non bastano. «Un fattore di mancanza – ha fatto notare Angelino – anche per la sicurezza. Ecco che accadono poi incidenti come quello di venerdì». «Aspettiamo che ci scappi il morto? Circoscrizioni e Comune dovrebbero intervenire». Aiutare nella gestione i luoghi di incontro per gli anziani significherebbe anche incentivare la socialità. «Non bisogna abbandonarli a sé stessi, mi sono battuto e mi batterò per tenere i centri in vita» ha sottolineato il capogruppo, annunciando che presenterà un’interpellanza non appena ripartirà l’attività politica, ferma per il periodo estivo. «Chiederò le dimissioni del coordinatore competente». 

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