l'editoriale
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Lo spazio dei lettori
24 Agosto 2023 - 19:37
Lingotto
I lavori notturni
della ferrovia
Sono una cittadina torinese che abita in corso Caio Plinio 66 insieme alla propria famiglia. Vi scrivo in quanto da diversi mesi a questa parte (non saprei quantificare con esattezza il periodo di tempo), in tarda nottata, fino alle prime ore del mattino (da mezzanotte all'1:00/2:00 del mattino circa) siamo impossibilitati a dormire a causa di rumori provenienti dalla Ferrovia Lingotto. Siccome hanno spostato i treni in manutenzione proprio sotto le nostre finestre, ne conseguono rumori meccanici (trapani, martellate, sirene, etc.) e schiamazzi. Ci chiediamo il motivo per il quale aspettino proprio la notte per fare determinati lavori e siamo letteralmente esasperati. A questo si aggiunge l'assenza di alberi nell'area cani sottostante (eliminati di recente causa siccità) la quale non funge più da barriera ai rumori.
Roberta
LA PAROLA AI LETTORI
Una vota ci si ribellava, adesso si fa tutto solo con il telefonino
Una volta a scuola si studiava la Storia delle Rivoluzioni di uomini e donne che lottavano e si ribellavano a Governi corrotti e dittatoriali sotto tutti i punti di vista. Oggi oltre che a non studiare più questi fenomeni, giovani universitari e lavoratori di ogni categoria pensano di risolvere i loro problemi tramite messaggi con i loro telefonini senza sapere che la libertà non te la regala nessuno. Siamo tutti convinti di risolvere i nostri problemi inviando messaggi qua e là, per cosa? Criticando questo o quel Governo senza risolvere un bel niente. Tutti a lamentarci quando aumenta la benzina, fare la spesa, comperare le medicine o ancor peggio essere passivi su tutto quello che continuano a toglierci nella Sanità Pubblica lasciando a chi ne ha le possibilità economiche di curarsi fino a quando anch’essi avranno finito i loro risparmi. Ospedali, Case di Cura, Ospizi, possedere un auto, una casa, un lavoro. Tutto diventerà un lusso. Ammiro chi nella miseria ha ancora voglia di alzare la testa e ribellarsi. La famosa guerra del pane si ripeterà.
Tony
Giaveno
Sentieri bloccati
dagli animali
Buongiorno. Sono un praticante della corsa in montagna residente in Avigliana e per i miei allenamenti mensili scelgo spesso il sentiero che conduce dalla borgata Alpe Colombino di Giaveno fino alla cima del monte Aquila. La maggior parte delle volte sono testimone di svariate disavventure da parte degli escursionisti i quali si ritrovano sempre ad avere problemi con i proprietari del bestiame i quali perennemente lasciano il gregge sul sentiero principale con i cani da guardia incustoditi che non permettono a nessuno il transito in entrambi i sensi quindi chi sale è costretto a fermarsi e chi scende rimane letteralmente bloccato senza poter fare ritorno alla propria autovettura. Alcune volte io stesso sono rimasto bloccato ed altre sono riuscito a transitare passando direttamente dal dirupo. Non ritengo sia normale e sopratutto legale un comportamento del genere dal momento che cani e bestiame devono essere recintati e soprattutto non si può occupare completamente il passaggio ogni volta! Con tutta la vallata a disposizione trovo assurdo tutto ciò arrivando al punto di pensare che nonostante le varie discussioni e varie segnalazioni queste persone continuino a sbattersene altamente poiché tanto non rischiano nulla e quindi continuino a creare queste situazioni per loro volontà! C'è chi riesce a scamparla e chi invece come me è stato aggredito da cinque cani pastore questa domenica (fortunatamente senza lesioni), avendo già subito un'aggressione lo scorso anno sono riuscito a gestire la situazione ed a proteggere due ragazzi sopraggiunti poco dopo di me! Può andare bene una, forse due volte. Ma prima o poi accadrà la tragedia... Ho avuto modo anche di parlare con questi allevatori più volte i quali usano sempre le stesse scusanti. Anzi. Quando ho riferito appunto la mia intenzione di avvisare le autorità mi ha risposto che lui "si è rotto il cazzo delle segnalazioni", giustificando la sua assenza con "ero a prendermi un panino"! Ho avvisato tutte le autorità possibili: carabinieri, forestale, servizio sanitario, polizia municipale e comune di Giaveno i quali rispondono di non poter fare nulla, che questi personaggi già noti creano problemi da lungo tempo. A questo punto mi chiedo... perché il comune di Giaveno continua a dare la concessione dei terreni a queste persone pur sapendo i vari disagi creati ai malcapitati ed agli enti come il servizio sanitario? In Italia aspettiamo sempre che accada la tragedia per intervenire, onestamente preferirei si evitasse tutto ciò quindi ho pensato che magari rendendo pubblica la situazione il comune e i vari enti sentendosi chiamati in causa si attivino per risolvere la situazione onde evitare ulteriori disgrazie.
Marco Franzosi
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