Orinatoi a forma di bocca di donna in palestra a Torino. Esplode la polemica: "Inneggia alla violenza"

Ciò che dovrebbe essere un semplice elemento di arredo all'interno di un bagno si è trasformato in un acceso dibattito sui social media. Gli orinatoi a forma di bocca di donna, presenti nei bagni di alcune filiali della rinomata catena di palestre McFit a Torino, sono finiti sotto i riflettori, accusati di promuovere l'oggettificazione del corpo femminile e di riflettere atteggiamenti patriarcali. L'indignazione è esplosa sui canali social, alimentata ulteriormente dalle alte temperature di un pomeriggio d'agosto.

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La discussione è stata inizialmente avviata da Greta Squillace, vocal coach e vincitrice di "The Voice of Italy", che ha condiviso l'immagine degli orinatoi sui suoi profili social, commentando senza mezzi termini: "Una palestra con gabinetti a forma di bocca di donna nei bagni maschili. Mi viene in mente la serie di commenti inappropriati che questi stimoleranno... Se fossi in voi, proverei vergogna". Il suo commento ha rapidamente guadagnato popolarità, scatenando così una fervente polemica.

CHI E' GRETA SQUILLACE, GUARDA IL VIDEO

"Sentiti sempre libera di urinare in quelli delle donne. Spread the love”, hanno risposto, con l'emoticon di un cuore, inizialmente dalla catena di palestre. Salvo poi tentare una nuova giustificazione: “Quel modello è presente in alcune nostre palestre costruite tra il 2017 e il 2019 circa. Quelle più recenti hanno degli orinatoi a muro di forma tradizionale”. Gli orinatoi “sono opera di Meike van Schjindel, un designer olandese che li ha progettati nel 2004 in occasione della Giornata mondiale dei servizi igienici con lo scopo di portare l’attenzione sul fatto che milioni di persone nel mondo non hanno accesso a impianti sanitari. Nei nostri centri ricerchiamo uno stile particolare e questi oggetti sono considerati elementi di arredamento caratterizzanti i nostri ambienti".

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Pur essendo già emerse controversie simili riguardanti i bagni delle filiali McFit in altre città negli anni passati, in questo momento l'attenzione si è concentrata maggiormente sulla necessità di tutelare i diritti delle donne e di rivedere la rappresentazione del corpo umano. Questo dibattito si è intensificato in seguito ai recenti casi di violenza, come lo stupro avvenuto a Palermo e l'incidente della donna ricoperta di cioccolato sdraiata su un tavolo nel resort di Olbia. L'episodio degli orinatoi a forma di bocca di donna rappresenta un ulteriore capitolo nella discussione più ampia riguardante la rappresentazione dei generi e l'empowerment delle donne. Mentre alcuni vedono in queste installazioni una semplice scelta di design, altri le interpretano come un segno tangibile di una cultura ancora permeata da stereotipi di genere e da atteggiamenti discriminatori. La questione sollevata da Greta Squillace e dagli attivisti dei diritti delle donne pone nuovamente in primo piano la necessità di una riflessione critica e di un cambiamento culturale profondo.

Su X, ossia Twitter, scrive per esempio @occhioallospot: "Dopo aver orinato in queste bocche di donna, questi uomini torneranno ad allenarsi, insieme alle donne presenti nel centro. Mi correggo, insieme alle portatrici di bocche in cui orinare. Perché Mc Fit ha voluto incoraggiare il rinforzo di questa meravigliosa visione pornografica"