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Le lettere a TorinoCronaca del 30 agosto 2023

La maleducazione delle telefonate in pubblico - Un nonno scrivi ai genitori di Frida - L'acqua radioattiva e gli Euro 5 - I Righeira avevano ragione

Le lettere a TorinoCronaca del 30 agosto 2023

Maleducazione
Le telefonate
in pubblico
Direttore buonasera, volevo esporre un fatto che ha quasi del quotidiano. Venerdì come di consueto mi sono recata in un bar a Rivoli per un caffè, quando sono entrata c’erano dei clienti tra i quali un signore al telefono che parlava dei fatti suoi ad alta voce. Premetto che poco mi importa, ma intanto la titolare ha sbagliato a non chiedere di uscire, oltretutto lui aveva già consumato e stava lì liberamente a parlare dei fatti suoi di una casa che voleva vendere al prezzo che aveva acquistato. Sinceramente a me dei fatti suoi non importa e lui molto maleducatamente ha continuato la sua telefonata. Mi chiedo se è mai possibile che ci sia tanta maledizione ed inciviltà, se una persona riceve una telefonata ed è in un locale pubblico dovrebbe, se è importante rispondere, uscire dal locale per il rispetto altrui, ma oggigiorno non esiste più rispetto per niente e nessuno.
Tiziana Osella Abate

Via Nizza
Come controlli
i bimbi piccoli?
Buongiorno sig.Fossati. Innanzi tutto grazie a Mattia per aver salvato la piccola, sento al regionale che i servizi sociali si interessano del caso, sembra vogliano capire se i genitori della bambina non siano stato molto attenti. Ora la domanda che mi pongo è la seguente: vi sono genitori che non perdono mai di vista il proprio figlio/a? Non credo proprio, oltretutto all'età della piccola è praticamente impossibile capire cosa ha intenzione di combinare. Auguro loro che il tutto finisca nel migliore dei modi.
Nonno Barba

Quella crudeltà gratuita contro gli animali fa star male

Caro Fossati, il 21 agosto scorso alcuni giovani hanno accoltellato a Crispiano vicino Taranto un cane con una violenza inaudita. Per rendere noto il loro gesto hanno anche ripreso la scena come se fosse un atto eroico. Si tratta di un gesto di rara crudeltà che manifesta cattiveria nei confronti di un animale indifeso. Il 27 agosto alcuni giovani ad Anagni hanno preso a calci una capretta fino ad ucciderla e poi hanno postato il video su Instagram. Nel filmato si vede il piccolo animale di pochi mesi, che viene scaraventato da un muretto con il sorriso degli autori del vile gesto. Da dove nasce questo disprezzo per gli animali è incomprensibile e può essere spiegato solo con l’assenza di valori morali, che non sono stati trasmessi dalla famiglia e della scuola. L’augurio è che sia applicata la normativa vigente e che i colpevoli siano puniti, anche con aspre misure pecuniarie.
Nunzio Dell’Erba

Ambiente
Acqua radioattiva
buttata in mare
Buongiorno, vedo che con grande solerzia e senso del dovere (sopratutto) per evitare multe salate dalla Comunità Europea, scatta a metà settembre il blocco delle auto diesel euro 5... peccato che poi, tanto per citarne una il Giappone scarica nel mare tonnellate di acque contaminate radioattive con il silenzio assenso di Ecologisti Radical chic e Comitati vari... Sarò sicuramente un malpensante e retrogrado ma scusatemi tanto non sopporto più tutte queste false operazioni per salvare l'ambiente...
Franco Biancofiore

Società
Se l’estate
sta finendo
L’estate sta finendo. La canzone famosa degli anni 80 del Novecento dei torinesi Righeira: “L’estate sta finendo e un anno se ne va…” Ben si adatta a questo periodo dell’anno. Dopo la spensieratezza di agosto, ecco arriva settembre, il mese della ripartenza. Il cambiamento dello stile di vita in Occidente dal dopoguerra in poi ci ha portato a percepire mentalmente il vero e proprio inizio di un nuovo ciclo annuale a settembre. Ha contribuito l’inizio della scuola con l’inizio dell’autunno, le vacanze estive, lo spostamento dei lavori in casa per gli operai in ferie a settembre. Oggi dobbiamo convincerci che la nostra vita è un insieme di cadute e di momenti difficili da superare. Non esiste la sconfitta, esiste solo l’esperienza. Ogni errore, dopo un’attenta valutazione, ci può restituire un io più forte, più determinato, più felice. Dobbiamo guardare il futuro con ottimismo, perché esso è nelle nostre mani, in ogni nostra azione, anche quella che sembra più insignificante. Se proprio vogliamo essere infelici, è sufficiente vivere i giorni tutti uguali. Il cambiamento e i problemi da superare fanno parte della vita umana, vanno accettati e affrontati. E non siamo soli: dal senzatetto al più ricco degli imprenditori. Ognuno ha la sua sfida e può essere sereno nel migliorare la propria condizione e quella degli altri. L’unica amarezza dell’animo è come recita la canzone citata all’inizio: “sto diventando grande”, purtroppo è così anche se in gioventù impariamo, in vecchiaia, adesso, capiamo.
Giorgio Cortese

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