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Il grande festival
11 Settembre 2023 - 05:49
Per il popolo della musica rock e Indie è “il festival dei festival”. Un megaevento con ospiti di rilevanza mondiale, che ogni anno attira centinaia di migliaia di persone da tutta Europa, e anche da più lontano. È il Primavera Sound, che è nato a Barcellona, ma negli ultimi tempi si è allargato ad altre città, da San Paolo a Lima, da Buenos Aires a Bogotà, e ora potrebbe far tappa a Torino. Le trattative sono iniziate mesi fa. E come confermano gli organizzatori dalla Catalogna, «sono ancora in corso». Con una sede già individuata, ossia quel Parco Dora che - con il Kappa Future Festival - ha dimostrato di essere il posto perfetto per eventi del genere. E una società privata che, con la politica, sta limando gli ultimi dettagli per mettere sul piatto un’offerta in grado di convincere Primavera Sound ad atterrare sotto la Mole.
La posta in palio
La posta in palio per la città e per tutto il territorio è molto alta con nuove possibilità di visibilità internazionale e benefici per il turismo, il commercio e l’ospitalità. Attirando qui la carovana di appassionati della grande musica internazionale che seguono le star anche a migliaia di chilometri di distanza.
Grandi nomi
Quest’anno il festival si è svolto dal 29 maggio al 4 giugno e ha visto esibirsi tra gli altri Depeche Mode, Kendrick Lamar, Blur, Rosalía, Halsey, Calvin Harris e Måneskin. Nella sua storia ventennale, si sono alternati artisti del calibro di The White Stripes, Sonic Youth, Mogwai, Pixies, PJ Harvey, Lou Reed, Motörhead, Patti Smith, Neil Young, Pet Shop Boys, The Cure, Arcade Fire, The Strokes, Radiohead, Arctic Monkeys, Björk, Nick Cave, Dua Lipa. Giganti del rock, che ovviamente attirano tantissimi appassionati. Molti più - c’è da immaginare - di quelli arrivati a Torino per l’Eurovision.
«Torino è adatta»
«È vero - spiegano dalla Spagna gli organizzatori di Primavera Sound - che eravamo in trattative sia con Torino che con la Regione Piemonte». E «le conversazioni» sono «ancora aperte», anche se «non necessariamente riferite alla prossima stagione dei festival». Un Primavera 2024 al Parco Dora, dunque, non è certo. Si dovesse organizzare, la trattativa dovrebbe essere chiusa nel giro di pochi giorni e, probabilmente, non si riuscirà per la prossima edizione. Ma, come spiegano ancora da Primavera, «siamo sempre aperti a esplorare nuove opzioni in città che, come Torino, potrebbero avere le giuste condizioni - in termini di sede, partner e pubblico - per ospitare un grande festival internazionale come il Primavera Sound. Molte città si sono rivolte a noi per informarsi su questa possibilità, perché ospitare un evento come il nostro significa dare un enorme contributo alla scena culturale della regione, senza contare ovviamente le entrate economiche e promozionali che ne derivano».
Per quanto riguarda l’Italia, «è sempre stato uno dei nostri principali mercati all’estero e il nostro pubblico italiano nel nostro festival di punta a Barcellona continua a crescere, quindi crediamo che Torino sarebbe pronta a ospitare un’edizione Primavera Sound, a condizione che tutti i requisiti siano allineati. Questa è una possibilità aperta e, ancora una volta, le conversazioni sono in corso senza scadenze o conferme prestabilite per ora».
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