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Verso le elezioni

Comunione e Liberazione guida i cattolici in politica e Cirio e Pd la corteggiano

Ieri a Torino un incontro con il leader del movimento Giorgio Vittadini, presenti il sindaco Lo Russo e il presidente della Regione

Il Gius

Don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione

Dopo qualche decennio sottotraccia, protagonista di un reflusso in ambito strettamente religioso, Comunione e Liberazione torna a fare capolino nell’agone della politica. Pardon, non Cl, ma un’organizzazione diversa che fino a qualche anno fa si riconosceva nel Movimento Popolare di Roberto Formigoni. Dopo la caduta del “Celeste”, l’impegno in politica dei ciellini, al di là della testimonianza di alcuni singoli, era venuta meno. Oggi ritorna con il panzer del movimento, cioè attraverso quella Compagnia delle Opere che rappresenta l’ossatura che dà linfa a ogni iniziativa interna e non solo. La complessità della Compagnia e le sue innumerevoli attività in campo formativo e imprenditoriale, non possono fare a meno della politica.

Lo ha capito Dario Odifreddi, presidente della Piazza dei Mestieri, pensatoio di Cl sotto la Mole. Odifreddi ha organizzato un meeting, sullo stile di quello riminese, che ieri ha ospitato il dibattito più importante. Presenti il sindaco Stefano Lo Russo, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (che ha dato forfait), il presidente della Regione Alberto Cirio e Giorgio Vittadini, docente universitario, presidente della Fondazione per la sussidiarietà e leader indiscusso da lunga data dei ciellini italiani, specie dopo il ritiro a vita privata del “Celeste”. La presenza di Vittadini, personaggio restio a comparire con troppa frequenza in manifestazioni pubbliche, specie quelle dove si parla di politica (il tema del piccolo meeting era “La politica si fa con la politica.

ALBERTO CIRIO, DARIO ODIFREDDI, STEFANO LO RUSSO E GIORGIO VITTADINI

La politica al centro, il centro della politica”), la dice lunga sull’intenzione e la determinazione dell’organizzazione fondata da Luigi Giussani (a Torino rappresentata da don Primo Soldi e dal compianto Bernardino Reinero - don Berna) di scendere in campo. Dopo il «liberi tutti» di qualche anno fa, la chiamata a raccolta dei ciellini fa gola, sul piano elettorale, sia a sinistra che dall’altra parte. Non è un mistero che anche il Pd li stia corteggiando (il consigliere regionale Silvio Magliano che è vicino a Cl, è stato eletto nelle liste dei Moderati di Portas che fanno parte della coalizione di centro sinistra), ma sembra più verosimile immaginare che Vittadini e i suoi scelgano di sostenere l’attuale maggioranza in Regione.

DON LUIGI GIUSSANI

Per loro, come per i popolari di “Fioroni-Merlo”, Cirio avrebbe in mente di apparecchiare una lista civica con il suo nome, ma il progetto, almeno per ora, resta solo sulla carta. Il timore è quello che una Civica di prestigio e consenso, in un certo qual modo potrebbe oscurare (come prestigio e consenso), qualche altra lista di partito della coalizione. Comunque sia, la notizia è nella ripresa dell’impegno del Movimento in ambito politico, con conseguente assunzione di responsabilità dirette da parte di uno o più esponenti di peso. Di nomi se ne fanno, circolano già da qualche giorno, ma per conoscere quelli giusti sarà necessario attendere il “conclave di Cl”. Per dovere di cronaca c’è chi ipotizza il cambio di casacca di Magliano che potrebbe portare con sè lo stesso Portas e tutti i Moderati. Ma sono chiacchiere, almeno per ora. Il nome di Giampiero Leo, politico ciellino di lungo corso ed ex assessore regionale, è pressoché d’obbligo farlo, anche se improbabile. E poi ce ne sono altri, a cominciare da Mauro Battuello, direttore della Piazza dei Mestieri, già consigliere comunale a Torino e inquilino di Palazzo Lascaris.

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