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03 Ottobre 2023 - 11:15
Meloni al Teatro Carignano
Si apre nell'elegante cornice del Teatro Carignano di Torino la seconda, e ultima, giornata del Festival delle Regioni di Torino. Dal palco in cui Paganini rifiutò di ripetere l'esibizione di fronte a re Carlo Felice, ha dato il via ai lavori il presidente della Regione Alberto Cirio. "Ogni cosa qui ci parla della storia d'Italia" commenta Cirio e lascia il palco al ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
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Non risparmia un giudizio sprezzante sulla gestione delle risorse in ambito sanitario il ministro Calderoli, a margine del Festival. "E' necessario finanziare in modo suffiiciente la sanità, ma è anche importante gestire al meglio le risorse - spiega -. Non può esistere al mondo che la spesa procapite media di una regione sia di cento euro in più rispetto a un'altra, con la differenza che da quella regione vanno tutti nell'altra a farsi curare. Non è quindi solo una questione di quantità di risorse da investire, ma anche della qualità dell'amministrazione".
Alle 11.30 è arrivata al Teatro Carignano la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Poche foto prima di entrare in sala e nessun commento alla stampa da parte della premier.
Schillaci: "Basta medici gettonisti"
Arriva dal ministro alla Sanità Orazio Schillaci un monito netto verso i governatori di Regione: "Basta con i medici gettonisti". E ancora: "E' assurdo che dentro gli ospedali ci siano perosne che vengono pagate tre volte di più. È inaccettabile".
Il ministro invita poi a un "cambio di paradigama". In particolare, riferendosi alla piaga delle liste d'attesa, il ministro spiega: "Dobbiamo far sì che tutte le prestazioni vengano messe in un unico report e poi sblocchiamo i fondi per premiare i medici, utilizzando il lavoro extra orario per abbattere le liste d'attesa". L'idea è quella che possa esserci una "entità di governo e controlli le liste d'attesa. Regione per regione e prestazione per prestazione".
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Fedriga chiede un "Patto per Salute"
Al primo posto tra i punti presentati dalle Regioni alla presidente Giorgia Meloni, da Massimiliano Fedriga, c'è un incremento del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, "per migliorare la qualità delle prestazioni erogate e l’efficienza del sistema nel suo complesso". Occorre poi "prevedere interventi per dare attuazione alla riforma della medicina territoriale, alla valorizzazione delle professioni sanitarie, al rafforzamento del ruolo delle farmacie".
Un ulteriore investimento andrà fatto per l’ammodernamento del trasporto pubblico locale, "al fine di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini in tutte le aree del Paese, non solo nelle grandi città ma anche nelle aree disagiate ed interne" spiega Fedriga. Le Regioni, si candidano infine per "governare le transizioni investendo sulle nuove competenze per preparare i nuovi lavori di domani".
Meloni: "Nessuna città è come Torino"
Capelli legati in una ordinata coda di cavallo e giacca rossa con bottoni oro. Giorgia Meloni sale sul palco del Teatro Carignano intorno alle 12.30. "Sono contenta che il Festival abbia scelto di essere qui a Torino. Questa non è una città come le altre. E' la prima capitale dell'Italia unita" commenta, prima di addentrarsi nella specificità dei temi, dal nodo migranti, alle nuove norme di semplificazione e la stagione delle riforme, tra cui quella Costituzionale e per evitare i "ribaltoni". Pnrr?
"A Palazzo Chigi, di fronte alla sala verde, c’è una sala in cui sono esposti tutti i ritratti dei Presidenti del consiglio dall'Unità a oggi - racconta Meloni -. Il primo, in ordine cronologico, è proprio quello di Cavour. Quando passo davanti a quella carrellata di stroria sento forte il peso della responsabilità. Esserne all'altezza non consente superficialità e personalismo".
Per quanto riguarda poi l'autonomia differenziata, Meloni assicura "continuerà senza stop". Sarà "occasione per costruire un'Italia più unita, capace di viaggiare a una sola velocità".
Infine, parlando di sanità Meloni invita a un approccio "profondo". "Dobbiamo confrotarci con coraggio e verità su come vengono spese le risorse. Non basta spendere di più per risolvere i problemi. La sfida più difficile che dobbiamo affrontare è questa. Sono pronta a fare questo lavoro difficile con al mio fianco le Regioni e le province autonome". Tra le priorità, sottolinea Meloni: l'abbattimento delle liste d'attesa.
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