Cerca

IL GRANDE EVENTO

Rivoluzione Annalena: nel suo Salone del Libro Erin Doom e Littizzetto

Sette sezioni per la kermesse libraria: Editoria, Arte, Romanzo, Romance, Leggerezza, Informazione, Cinema

Annalena Benini

Annalena Benini

C'è il parterre delle grandi occasioni al Teatro Gobetti di Torino, per la presentazione del progetto editoriale del Salone Internazionale del Libro 2024-2026. Il Salone di Annalena. La nuova direttrice della kermesse sale sul palco del Gobetti e parte dai ringraziamenti. "Adesso tocca a me" spiega e sciorina la sua ricetta giornalistica in sette categorie.

Sette sezioni e una redazione
"Imposterò il Salone in sette sezioni tematiche e creerò una redazione" annuncia la direttrice. "Ogni tema verrà affidato a un curatore e ogni curatore avrà il compito, nella totale libertà, di ideare, orchestrare e condurre incontri all'interno delle giornate del Salone - spiega Benini -. E' un modo per raccontare il mondo in movimento, attraverso rubriche che siano anch'esse in movimento".

La prima sezione sarà dedicata all'Editoria ed è affidata a Teresa Cremisi, presidente di Adelphi. "Condurrà incontri per raccontare cos'è un editore e come lavora". Poi ci sarà la sezione Arte, diretta da Melania Mazzucco, "grande scrittrice ed esperta di arte" spiega Benini. "E' la persona più adatta per entrare nei misteri dell'arte" aggiunge. Non poteva mancare la sezione Romanzo, affidata Alessandro Piperno, che racconterà "come legge uno scrittore".

La direttrice si dice poi molto contenta della sezione Romance, curata direttamente da Erin Doom, "massima esponente del genere in italia". Accanto alle lacrime del romance, c'è bisogno di sorridere: da qui la sezione dal titolo Leggerezza, affidata alla comica Luciana Litizzetto. "Offrirà incontri sulla ricerca della capacità di scrivere in modo lieve, che faccia sorridere e porti sollievo". Subito dopo viene l'Informazione e le sue trasformazioni saranno raccontate sotto la supervisione di Francesco Costa, "la persona che meglio studia i cambiamenti dei media" chiosa Benini. L'ultima sezione è quella del Cinema, affidata niente di meno che a Francesco Piccolo. 

La redazione "rosa" del Salone
L’impostazione viene direttamente dalla lunga esperienza di Benini all’interno dei giornali. "Posso mettere le mie idee al servizio del Salone - spiega con entusiasmo -. È per questo che sono qui: per portare il mio sentimento al Salone che verrà. Sono cresciuta in un giornale che amo molto e lì ho imparato a osservare il mondo" si racconta. Paure per questo passaggio di testimone così importante? "Sono sicuramente molto emozionata, ma no, non ho paura" risponde decisa.

Alle sue spalle poi, c’è una redazione di donne pronte a sostenerla. Si tratta di Paola Peduzzi, vice direttrice per gli Esteri del Foglio con cui Benini lavora da vent’anni, Igiaba Scego, scrittrice e giornalista, Francesca Sforza, direttrice di Specchio di La Stampa e Tiziana Triana, direttrice editoriale. «Sono abituata a lavorare con le donne, mi trovo bene. C’è grande armonia e credo molto nello sguardo femminile» spiega. La rivoluzione è servita. Ora tocca a lei.

Ultima sorpresa: Cime tempestose è il libro scelto per il progetto di lettura condivisa che riunisce, attorno a un unico grande classico, studentesse e studenti di tutta Italia consegnando loro 6mila copie gratuite.

La politica che difende il Salone: "Gantiamo indipendenza" 
"Il Salone è una preziosissima ricchezza per Torino". Non ha dubbi il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. "Come amministrazione continueremo a supportarlo e sostenerlo, impegnandoci costantemente per essere garanti della sua assoluta indipendenza editoriale e culturale" ha sottolineato il primo cittadino partecipando alla presentazione delle linee guida del Salone del Libro che verrà.

"Buon lavoro alla direttrice Benini e a tutte le persone che rendono possibile, anno dopo anno, una manifestazione davvero unica, vero orgoglio per la nostra città" conclude Lo Russo. La direttrice è stata scelta «tutti insieme, con una bella condivisione» ha fatto sapere anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «A lei abbiamo garantito quello che è giusto debba essere, l’autonomia». La stessa Benini ha rimarcato come l’indipendenza sia il punto di partenza per il lavoro della kermesse.

«Il Salone è ancora lontano, ma siamo tutti qui per parlarne» commenta Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori. «Succede qualcosa di epocale: Annalena Benini entra a lavorare in un momento solido, è un cambiamento fisiologico, una direttrice nuova, con la squadra storica e nuovi consulenti». Niente più incertezza per il domani. «Benini sa che il Salone c’è, che l’anno prossimo si farà e che si farà a Torino» ha concluso Biino. A fugare le polemiche ci ha pensato Silvio Viale, presidente dell’associazione Città del Libro che rappresenta i privati nella compagine del Salone del Libro. «La squadra del Salone rimane tutta in carica, abbiamo tanti eventi da portare avanti» ha spiegato dal palco del Gobetti. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.