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La denuncia
13 Ottobre 2023 - 16:39
(foto depositphotos)
Ha risposto a un annuncio di lavoro ma è stata stuprata: a raccontarlo è una donna di 30 anni, originaria del Marocco, che ha denunciato il suo presunto violentatore. Si tratta di un suo connazionale, anche lui trentenne, che per il momento è rimasto a piede libero.
Questa violenza si aggiunge allo stupro di gruppo emerso nei giorni scorsi e in comune hanno il collegamento con un'area verde: Parco Dora in un caso, il Meisino nell'altro. La ragazza marocchina, infatti, racconta di essere aggredita fra via Cafasso e il parco del Meisino, alla periferia di Torino. E ora il racconto della donna, assistita dagli avvocati Wisam Zreg e Iglifh Zorzi, è finito dentro un fascicolo del pubblico ministero Davide Pretti.
La trentenne ha raccontato che, all'inizio di agosto, ha risposto a un annuncio di lavoro postato su Facebook (in un gruppo in cui signore di origine marocchina si aiutano e si confronto). Aveva chiamato il numero di telefono che le era stato dato e le aveva risposto un uomo, che le aveva dato appuntamento al capolinea dell'autobus 68. Arrivata sul posto, il presunto violentatore l'aveva accompagna fino a un maneggio, dicendole che il suo compito sarebbe stato quello di pulire le stalle a fine giornata.
Sempre secondo la versione che la donna ha riportato ai carabinieri della Stazione Barriera Casale, lui l'ha poi invitata a bere un caffè a un chiosco poco distante. Un modo per far passare il tempo e aspettare la sera, quando l'uomo ha insistito per accompagnarla alla fermata dell'autobus. A metà strada, a quanto pare, le ha chiesto di sposarlo e al suo rifiuto ha estratto un coltellino e l'ha minacciata di morte. Allora la donna ha tentato di fuggire e ne è nata una colluttazione. E' a quel punto che l'uomo è riuscito ad afferrarla e a portarla nella boscaglia, dove sarebbe avvenuto lo stupro.
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