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La parola ai lettori
17 Ottobre 2023 - 10:48
Il caso della giudice Apostolico e le carriere dei magistrati
Egregio Dottor Fossati, il dibattito sull’operato della dottoressa Apostolico, giudice di Catania, fa emergere in questo paese un problema di credibilità delle istituzioni, che solo una grande riforma potrà risolvere. Un tempo quando un laureato giungeva al termine dei suoi studio, prima di poter accedere all’esame di stato per l’abilitazione, doveva fare un percorso di gavetta , per imparare e mettere un pratica la teoria appresa. Questo valeva è non so se vale ancora, per tutte le professioni. Per quelli in giurisprudenza, che vogliono entrare nella carriera giudicante in magistratura, pare che non sia così. Quelli che vogliono fare gli avvocati con uno studio legale sì. Basta vincere un concorso in magistratura e il gioco è fatto. La carriera è assicurata. Purtroppo la giustizia no. E le cose si vedono tutti i giorni, nelle cronache giudiziarie. Sarebbe ora di mettere mano alla riforma della Giustizia con la G maiuscola. Esempio modificando il corso di laurea per tutti in due livelli, uno di base e uno di specializzazione, se si vuole operare nel campo privato di libera professione e nel campo pubblico da dipendente della pubblica amministrazione. Poi coloro che scelgono di operare nel campo pubblico, frequentare una vera Accademia di applicazione come nelle forze armate, dove i futuri generali escono dall’Accademia militare, e fanno carriera per meriti. Forse solo così avremo dei giudici i migliori possibili.
Cosimo Golia
Violenza
Quelli del branco “giustificati”
Il 15/10/23 ho letto: «Non si sono resi conto di quello che facevano...». Scherziamo? Non solo dovrebbero essere perseguiti per lo, stupro ma anche perché ubriachi e drogati... Da quando in qua vengono giustificati atti del genere? Questo dovrebbero subirlo tutti quelli che erano presenti a quella festa e ridevano. La decisione, se si riflette un momento, sembra dire: «Continuate a farlo perché ci sarà sempre qualcuno che vi giustificherà».
Maria Milvia
Guerra/1
Quelli che stanno con i terroristi
Caro direttore, devo sempre arrabbiarmi, per questi politici, hanno fatto leggi per impedire la ricostituzione del partito fascista, per mettere fuori legge chi si riunisce per distruggere gli ebrei ed ora sui giornali e nelle TV si permette ad alcuni giornalisti, conduttori, pensatori di esprimersi a favore di terroristi e popoli che vogliono distruggere Israele e tutti gli Ebrei nel mondo, fra un po' gli storici delle trasmissioni parleranno di battaglie epiche contro nonni e nonne, ragazzini danzanti, handicappati, malati e bambini anche in carrozzella con esaltazione per i famosi tagliatori di teste, anche personaggi come Zaki che dovrebbero ringraziare la democrazia che li ha salvati invece si schierano a favore dei terroristi, per finire in bellezza vorrei che qualcuno mi aiutasse ad iscrivermi all'università di Bologna dove regalano le lauree, indirizzo lingue estere, tanto anche studiando per Zoom e parlando solo italiano sarei promosso a pieni voti, beh naturalmente con la tessera PD, ma quella la danno a tutti.
Alberto Broido
Guerra/2
Chi è malvagio odia Israele
Egregio Direttore Dott. Beppe Fossati, questa guerra tra Israele ed Hamas è una prova per tutti gli uomini: chi ha dentro di sé il Male ha dell’avversione per Israele, dell’odio, vorrà vedere la sua distruzione. Chi ha in sé il Bene, le vorrà sempre bene nonostante tutto. Millenni fa Dio ha scelto il popolo ebraico come suo popolo, e già dall’antichità tutti quelli che erano contro Dio sono stati contro Israele. E sarà così fino alla fine dei tempi. Dott. Fossati, rispettosi saluti, e grazie sempre della sua generosa ospitalità sul suo giornale.
Sabino Tarallo
Guerra/3
Una richiesta di pace, subito
C’è un urlo straziante in questo momento tra due popoli in guerra. Un urlo di pace, di fame e di amore. Chi grida sono uomini, donne e bambini, innocenti senza colpe. Eppure subiscono la vendetta di chi con la vendetta non troverà mai Pace. Il mondo intero cosa fa’? Ogni volta spalanchiamo i nostri occhi, usando la lingua e le orecchie al posto del cuore.
Antonio Scermino
Sport
Il Giro sfratta la processione
La storica processione da Biella al Santuario di Oropa, risalente almeno al 1600, verrà anticipata a sabato 4 maggio, poiché domenica 5 c’è il Giro d’Italia delle bici, e il traguardo sarà proprio a Oropa. Il Giro ha sponsor più prestigiosi della Chiesa.
Carlo Chievolti
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