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IL REPORT

Lo smog soffoca 1 scuola su 10: ecco la mappa delle più inquinate

Attorno a 13 istituti frequentati dai bambini i valori sono fuorilegge

Scuola

La qualità dell'aria nei pressi delle scuole di Torino

Che a Torino non tiri una buona aria non è certo una novità. Secondo l’ultimo report, presentato ieri sera, dal comitato cittadino Torino Respira, dal 2020 a oggi, la qualità dell’aria «è cambiata di poco». Quest’anno, in particolare, tutti i siti presi in esame presentano valori ai limiti raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Preoccupa in particolar modo la situazione delle scuole: nel 10% dei casi si riscontrano valori di No2 superiori ai limiti fissati per legge. Tutti gli istituti presi in esame poi presentano inquinanti che eccedono rispetto ai criteri raccomandanti dell’Oms, vale a dire concentrazioni di 10 μg/m3.

La qualità dell’aria
A distanza di cinque anni dalla prima edizione della campagna di monitoraggio, Torino Respira ha presentato i dati emersi dal rilevamento del mese di febbraio in comparazione con i dati degli anni precedenti. È bene precisare che rilievi raccolti riguardano il biossido di azoto, «un inquinante importante in quanto è di per sé pericoloso per la salute umana» sottolineano dal Comitato. Ebbene, nel 2023, il 14% dei siti misurati hanno rilevato valori sopra i limiti di legge (ossia oltre i 40 µg/m3), valore che è quattro volte superiore a quelli raccomandati dall’Oms (10 µg/m3).

Le scuole più inquinate
Particolarmente critica, si diceva, appare la situazione nei pressi delle scuole. Su 133 istituti della città, è possibile anche stilare una classifica dei “top 10” più inquinati, con valori che appaiono abbondantemente al si sopra dei limiti di legge. Si contendono il primato di peggiore, la scuola Danilo Dolci di via Reis Romoli con 49.79 μg/m3; la De Panis di via Ala Di Stura, con alti valori di inquinamento tre anni su quattro e la Chagall di via Cecchi, con 42.43 μg/m3.

Strade scolastiche
«Il quadro che abbiamo presentato conferma come il miglioramento della qualità dell’aria si sia praticamente fermato negli ultimi quattro anni e come sia necessario passare ad azioni più decise per tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine torinesi» commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira. «Allarma soprattutto la situazione delle scuole - prosegue Mezzalama- e per questo invitiamo l’assessora Chiara Foglietta ad accelerare la realizzazione di strade scolastiche e di zone libere dalle auto intorno alle scuole, a partire da quelle che abbiamo individuato come le più critiche. Bisogna poi al più presto andare verso la trasformazione di Torino in “Città 30”, così come già fatto da Bologna e migliorare il trasporto pubblico soprattutto nelle periferie che, oltre ai molti altri problemi, soffrono anche dell’aria più inquinata in città».

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