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IL CASO

La pista di corso Umbria non è “cortissima”: ecco spiegato perchè

L'assessore Foglietta svela l'arcano: «Prosegue dopo il chiosco»

La pista ciclabile "più corta del mondo"

La pista ciclabile "più corta del mondo"

La pista ciclabile "più corta del mondo" incuriosisce a fa discutere. Dopo giorni di domande e risposte che si inseguivano tramite i social, è l’assessore alla Viabilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, a svelare l'arcano sul caso di corso Umbria.


«Quella pista ciclabile non è lunga solo sette metri e mezzo - attacca Foglietta -. I segni sulla banchina, posizionati dove non confliggono con i pedoni, consentono di dare un senso di continuità alla ciclabile che corre su corso Umbria». La banchina ospita, infatti, un chiosco e la fermata del bus che arriva da Caselle. «Questo non ha permesso - in uno spazio condiviso - di tracciare in quel tratto la pista - prosegue l’assessore -. La compresenza di questi fattori ha fatto propendere per questa scelta progettuale: l’indicazione per i ciclisti del percorso da effettuare per poi proseguire sulla pista di recente realizzazione».

Si è cimentato nell'attività di svelare il mistero della pista ciclabile più corta del mondo anche l’architetto Pier Paolo Ramassa, il cui video in cui inquadra la pista e il suo naturale proseguio dopo il chiosco è presto diventato virale. «Ero curioso» spiega inquadrano la segnaletica. «Guarda che strano, continua» commenta in sottofondo Ramassa e il video si chiude.

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