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la tragedia

Muore a 13 anni in ospedale a Torino, forse vittima della "Blackout challenge"

Il ragazzino frequentava la terza media ed era un promettente portiere

Il giovanissimo è morto a soli 13 anni, forse vittima di una challenge

Il giovanissimo è morto a soli 13 anni, forse vittima di una challenge

Era una giovane promessa delle giovanili della Novese, squadra di calcio di Novi Ligure. Un ragazzo di soli 13 anni, Luigi Bagnasco, è morto nella giornata di oggi dopo una breve agonia in ospedale a Torino, al Regina Margherita, dov'era ricoverato dalla giornata di venerdì. A trovarlo in fin di vita era stato, l'altro giorno, suo padre. Su quanto accaduto permane ancora il riserbo e sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per capire se il 13enne sia stato manipolato da qualcuno sui social e convinto a partecipare a una "challenge" fra minorenni. Vale a dire quelle sfide estreme su come attraversare i binari pochi istanti prima del passaggio di un treno oppure - come probabilmente successo nel caso del ragazzino - legarsi una cintura attorno al collo e resistere il maggior tempo possibile, un gioco noto come "Blackout challenge".

Il giovanissimo, che era conosciuto in città e frequentava con profitto la terza media, era un ottimo portiere delle giovanili della Novese ed è arrivato venerdì all'ospedale Regina Margherita di Torino già in condizioni critiche, dopo un arresto cardiocircolatorio. Venerdì i sanitari sul posto l'avevano ripreso e intubato, per poi trasportarlo in elisoccorso a Torino. Luigi Bagnasco è morto per ipossia. Una tragedia, quella di un giovanissimo portiere, che ha sconvolto la comunità di Novi Ligure, con la squadra di calcio della Novese che ha espresso il suo dolore in un post su Facebook: «È impossibile per tutti noi accettare... Ti siamo vicini in questo viaggio Gigi... Sarai per sempre nei nostri cuori».

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