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Il record

Molinette campioni d'Europa per i trapianti di fegato: sono 4mila in 33 anni

I numeri, il convegno e la festa per celebrare i risultati d'eccellenza del Centro

Molinette campioni d'Europa per i trapianti di fegato: sono 4mila in 33 anni

Foto di Anna Shvets

Quattromila trapianti di fegato: un traguardo record in Italia e in Europa per le Molinette di Torino, che arriva a 33 anni di distanza dalla prima di questa lunghissima sequenza di operazioni.

Era il 10 ottobre 1990, infatti, quando il professor Mauro Salizzoni eseguì il primo trapianto di fegato nell’ospedale torinese. E iniziò l’avventura del Centro Trapianto Fegato di Torino, guidato per 28 anni dallo stesso Salizzoni e “passato” dal 2018 al professor Renato Romagnoli.

Il professor Renato Romagnoli, direttore del Centro trapianti di fegato

Un record dopo l’altro
Il Centro raggiunge un traguardo record proprio nell’anno in cui il numero dei trapianti di organi raggiungerà nuovi picchi a livello nazionale (il 15% in più rispetto al 2022): il centro torinese, infatti, è il primo in Italia e in Europa a raggiungere quota 4mila trapianti totali. Non solo: nel 2023 supererà il muro dei 180 trapianti di fegato, demolendo il suo record del 2005 (quando furono 166 in un anno). E sfiorando la soglia di un trapianto ogni due giorni, con un incremento netto del 25% rispetto al 2022.
Nel dettaglio, ad oggi, sono 3.993 i trapianti di fegato eseguiti alle Molinette di Torino. Si è trattato in 3.806 casi di pazienti adulti ed in 187 casi di pazienti pediatrici. Fra questi, 16 trapianti di fegato sono stati eseguiti da donatore vivente e 8 trapianti sono stati eseguiti con tecnica “domino”. In 144 casi si è trattato di trapianti di fegato eseguiti con organi “split”, ottenuti dividendo in due parti un fegato di un donatore cadavere. In 117 operazioni il fegato è stato trapiantato in combinazione con altri organi, soprattutto il rene (96 casi) ma anche il polmone, il pancreas e il cuore.

A ricevere questi organi sono state persone provenienti da tutte e 20 le regioni italiane, cui se ne aggiungono altre da 29 Paesi stranieri (di tutti i continenti, esclusa l’Oceania). Si aggiungono almeno altri 12 trapianti supervisionati in regime di convenzione dal professor Salizzoni nel 1996 a Pisa e nel 2004 a Cagliari e, più recentemente, dal professor Romagnoli nel 2022 a Bari. Anche i risultati di sopravvivenza pongono al primo posto in Italia il Centro di Torino: in particolare, considerando i primi trapianti di fegato eseguiti in riceventi adulti nel periodo 2014-2020, le sopravvivenze dei pazienti raggiungono gli straordinari valori di 95,5% a un anno dall’operazione e di 87,6% dopo cinque anni. (migliorando di 3,6 e di 7,9 punti percentuali i risultati ottenuti nel periodo 2000-2013). Stesso discorso vale per i trapianti eseguiti nei bambini, in cui il Centro di Torino primeggia con valori di sopravvivenza globale del 96%.

E oggi si festeggia
Per celebrare lo storico traguardo, oggi la Centrale Lavazza di via Ancona 11 ospiterà un’intera giornata dedicata alla diffusione della cultura della donazione degli organi, sotto l’egida dell'Associazione Italiana Trapiantati di Fegato.
Condurranno la mattinata i professionisti del Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti del Piemonte e della Valle d’Aosta. Dalle ore 14 ci sarà una sessione scientifica che affronterà i temi più attuali nel campo del trapianto di fegato, con la partecipazione di Luigi Genesio Icardi, Stefano Geuna, Giovanni La Valle, Michela Favaro e Massimo Cardillo (direttore del Centro Nazionale Trapianti. A seguire, alle 16.30, via allo spettacolo con Luciana Littizzetto, Andrea Zalone, il musicista Alessandro Casalis ed il Sunshine Gospel Choir. In particolare, verrà presentato il progetto di una campagna mediatica per la promozione della donazione degli organi dal titolo “Dichiarati donatore”.

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