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27 Novembre 2023 - 11:41
Ezio Greggio fu uno dei volti lanciati da TeleStudio
Alba Parietti aveva sedici anni quando in quegli studi fece il primo provino come annunciatrice. Era il 1977. E poi c’era Ezio Greggio, pure lui showman in erba, col suo “Promoshow”. Era l’epoca delle tv locali, che quarant’anni fa spuntavano come funghi dopo la fine del monopolio di “Mamma Rai”. E oggi vedere quel fabbricato all’asta fa venire tanta malinconia perché quell’epoca non esiste più. A non esistere più, adesso anche fisicamente, è TeleStudio Torino, o se si preferisce Tst, storica emittente televisiva della città nata nel 1976 su iniziativa del pioniere delle tv in Piemonte, Pino Barberi. Già terminate le trasmissioni l’anno scorso con l’arrivo del nuovo digitale terrestre, il complesso commerciale di via Rocca de’ Baldi, all’ombra del grattacielo della Regione, è all’asta. Si parte da 403mila euro e chi vuole avrà tempo fino al 2 febbraio 2024 per rilevare 3500 metri quadri commerciali, comprensivi di appartamento. “Immobile produttivo commerciale costituito da un complesso commerciale per studi televisivi con abitazione” recita l’avviso pubblicato sul sito dell’agenzia immobiliare Quimmo. Ci sono i camerini, le sale di registrazione, i salotti dei talk show, i centralini, insomma all’asta non vanno solo gli spazi di un’emittente tv, ma un pezzo di storia.
ECCO L'ANNUNCIO DI TELESTUDIO ALL'ASTA:
https://www.quimmo.it/annunci-immobili/complessi-commerciali-via-rocca-de-baldi-n-18-20-torino-19461
A TeleStudio sono passati Renzo Gallo, cantautore e cabarettista di Settimo, con i suoi varietà, il poeta e scrittore Camillo Brero che faceva i corsi in piemontese, Maria Teresa Rita, Cristina Gazzera che con Gigi Vesigna conduceva “Disconovità”. C’era, soprattutto, Gipo Farassino, l’uomo che cantò il Piemonte e che a TeleStudio si è esibito per anni.
Dietro quei personaggi c’era Pino Barberi, il cavalier Barberi, pioniere della televisione in Piemonte, imprenditore dalle idee all’epoca innovative che della sua TeleStudio amava ripetere: «Siamo come un giornale popolare». Sì perché negli studi di via Rocca de’ Baldi c’era il mix perfetto tra l’informazione di ciò che avveniva in Piemonte e, ad esempio, le rubriche di cucina o di bricolage. Il cavalier Barberi si è spento nell’ottobre 2020, aveva 78 anni. Un anno prima, nel 2019, al numero 17 del digitale terrestre il logo di TeleStudio Torino era già scomparso. Poi nel 2021 la società editrice della tv aveva presentato istanza di fallimento in tribunale. L’anno scorso, lo spegnimento definitivo della tv. E ora quel mondo finisce all’asta. Fine delle trasmissioni.
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