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Il progetto

Nel 2024 l'inizio dei lavori per il nuovo hotel di lusso

Dopo il crollo del tetto, le demolizioni interne termineranno a fine anno

Nel 2024 l'inizio dei lavori per il nuovo hotel di lusso

L'ex stazione di Porta Susa

Le demolizioni interne all’ex stazione di Porta Susa dovrebbero concludersi entro la fine di quest’anno, per poi lasciare spazio al progetto strutturale. Piano che trasformerà il vecchio scalo ferroviario in un hotel a quattro stelle che, secondo il progetto iniziale, ospiterà una sala conferenze, un lounge bar, un ristorante a doppia altezza e una terrazza con affaccio su piazza XVIII dicembre.

A pochi giorni dal crollo del tetto della struttura, avvenuto lo scorso giugno, il comune ha rilasciato alla società Vastint Hospitality Italy Srl, proprietaria della struttura, il permesso di costruire. «La proprietà è in fase avanzata nella posa dei ponteggi sulla facciata – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, rispondendo ad un’interpellanza del consigliere e vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao – necessari per garantire la stabilità delle mura durante l’abbattimento». Demolizioni a cui seguiranno i lavori per il recupero dell’ex stazione, che dovrebbero iniziare nei primi mesi del nuovo anno.

«Ad oggi, non è ancora stato comunicato l'inizio dei lavori relativi alla nuova costruzione – ha aggiunto l’assessore –, che dovranno comunque concludersi entro tre anni dalla data di inizio lavori». Cioè nel 2027. Anno in cui il nuovo albergo a sette piani con 203 camere della catena Marriot che si chiamerà “Scalo 1856” in ricordo della nascita dell’immobile, sarà terminato. Ma «i proprietari contano di finire prima i lavori».

«La città ha bisogno di alberghi – ha commentato il vicecapogruppo Firrao –, bisogna farli in fretta per sostenere lo sviluppo turistico della nostra città». «Per fortuna – ha aggiunto –, il crollo di Porta Susa non ha portato conseguenze per nessuno. Occorre monitorare gli altri undici palazzi pericolanti di proprietà della Città per prevenire altre eventuali tragedie».

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