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IL CASO

Sei giovanissime promesse della scherma torinese sul treno deragliato: «Mia figlia salva per miracolo»

La 13enne Anastasia Meloni è stata portata dalla mamma al Regina Margherita per accertamenti

Sei  giovanissime schermitrici torinesi sul treno deragliato: «Salve per miracolo»

«Un boato e poi un forte male al collo». Attimi di terrore hanno vissuto sei giovanissime schermitrici, tra i 12 e i 13 anni, che erano a bordo di uno dei due treni che si sono scontrati la scorsa domenica nel territorio di Faenza. Le ragazzine, accompagnate dall’istruttrice del club Ch4 Torino, stavano tornando da un torneo di scherma ad Ancona quando c’è stato lo scontro tra i due convogli, il Freccirossa su cui si trovava il team di fioretto, e il regionale.

L’impatto è avvenuto lungo la linea ferroviaria Bologna-Rimini intorno alle 20.20. «Si trovavano sulla carrozza 4, in mezzo a quelle più danneggiate, ma mia figlia non è stata comunque bene» spiega Cinzia, la mamma di Anastasia Meloni, una delle ragazze della squadra torinese.

La giovane Anastasia Meloni 

«Anastasia è arrivata a casa alle 6.30 del mattino stravolta, sono salite su un altro treno che le ha portate a Milano e da lì il taxi fino a Torino pagato dalle Ferrovie» aggiunge la madre, che si è subito preoccupata per le condizioni di sua figlia che ieri pomeriggio ha dormito molte. «Quando si è svegliata l’abbiamo portata subito all’ospedale Regina Margherita per effettuare degli accertamenti, per fortuna i medici non hanno riscontrato nulla di particolare».

Soltanto un brutto sogno dunque per la tredicenne torinese promessa del fioretto. Dal circolo sportivo Ch4 di via Trofarello al momento non rilasciano dichiarazioni in merito all’accaduto e non è dato sapere se le altre cinque compagne di fioretto stiano altrettanto bene.

Anche la dinamica dell’incidente resta ancora un mistero. Al momento si sa che l’impatto è avvenuto a velocità non elevata tra il treno regionale 1742 Pesaro-Bologna e il Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia. Evidentemente qualcosa è andato storto nelle comunicazioni e il treno che seguiva ha urtato quello che precedeva (la direzione era verso nord, cioè verso Bologna).

Si suppone, ma anche questo aspetto dovrà essere appurato nelle indagini sulle cause dell’incidente, che il macchinista si sia accorto dell’ostacolo lungo i binari e, viste anche le conseguenze per personale e passeggeri, la velocità sia stata molto bassa. Sono state effettuate operazioni di trasbordo dei passeggeri su altri treni affinché potessero arrivare a destinazione.

Nel frattempo la Procura di Ravenna ha aperto un  fascicolo per disastro ferroviario dopo l’incidente e la magistratura ha anche disposto il sequestro dei convogli coinvolti. Al momento sono al vaglio diverse ipotesi ma non c’è nulla di definitivo.

Sul caso si sta interessando anche il governo con il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini che «sta seguendo con attenzione quanto successo in provincia di Ravenna». Lo fa sapere una nota del Mit. «Il vicepremier e ministro, in particolare - prosegue la nota -, sta chiedendo accurate relazioni sulle condizioni e l’assistenza dei feriti - seppur lievi - sulla protezione di tutti i passeggeri per il completamento del viaggio, sulla rapida individuazione delle cause e di eventuali responsabilità.

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