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IL COLLOQUIO

Dopo il rogo di Tivoli, controlli anche in Piemonte

L’assessore regionale Icardi assicura: «La situazione sotto controllo»

Rogo ospedale Tivoli

Rogo ospedale Tivoli

Mentre proseguono le indagini per accertare le responsabilità in merito a quanto avvenuto all’ospedale di Tivoli, dove è divampato un incendio che ha portato alla morte di tre pazienti ricoverati. E mentre in Italia si contano circa il 60% delle strutture non a norma, anche il Piemonte fa il “check up” dei sistemi antincendio dei suoi ospedali.

«Sotto controllo»
«Tutti i presidi ospedalieri piemontesi hanno adempiuto ai dettami ministeriali del 2015» fa sapere in primo luogo l’assessore regionale con delega alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi. I nosocomi hanno ottenuto il parere favorevole dei Vigili del fuoco sulla Segnalazione certificata di inizio attività, relativa ai progetti di adeguamento antincendio. «I sistemi antincendio degli stessi ospedali vengono costantemente monitorati dal Gruppo di progetto regionale costituito ad hoc ed affidato alla responsabilità dell’ingegner Carlo Sala, direttore della S.C. tecnico territoriale dell’Asl Città di Torino, professionista antincendio, già direttore dei Vigili del Fuoco, confermato nell’incarico nel 2022». In altre parole, la situazione è «sotto controllo» assicurano dall’assessorato alla sanità e le Aziende sanitarie regionali «stanno impegnando ingenti risorse finanziarie nei piani di adeguamento alle norme di sicurezza antincendio» prosegue Icardi.

Audit e esercitazioni
In particolare, annualmente vengono svolti nelle Aziende sanitarie regionali piemontesi audit sui sistemi antincendio, verificando l’operato delle ditte incaricate delle manutenzioni. «I verbali di audit sono agli atti» rimarca l’assessore Icardi.

Periodicamente vengono inoltre svolti sopralluoghi che simulano quelli dei Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di verificare i carichi d’incendio, l’efficienza degli apprestamenti antincendio e la fruibilità delle vie di fuga. «Così come vengono effettuate esercitazioni ed addestramenti antincendio, sia nei reparti sia nelle aree tecniche esterne, per verificare la perfetta conoscenza del piano d’emergenza da parte degli operatori sanitari e tecnici e simulando scenari d’incendio credibili» conclude Icardi, assessore della giunta Cirio.

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