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La situazione
29 Dicembre 2023 - 09:19
«Gioco delle tre carte» sui nuovi ospedali, cui mancherebbero i fondi per nascere sul serio. Intanto i pazienti restano giorni in attesa di essere ricoverati: è su queste due emergenze che si poggia l’attacco frontale del Comitato per la tutela della salute, lo stesso che ha portato migliaia di persone in piazza per chiedere di migliorare la sanità piemontese. Un appello che, a sentire loro, è caduto nel vuoto: «Resta il deficit di personale, l’enorme problema con le liste d’attesa, la totale assenza di servizi domiciliari, la situazione drammatica degli ospedali, che restano pure senza barelle» premette Giorgio Airaudo, segretario regionale della Cgil. Che concede alla Regione l’onore delle armi per lo stanziamento necessario ad assumere 1.500 infermieri: «I presupposti erano buoni ma il prosieguo è stato deludente - fa notare Chiara Rivetti, segretaria dell’Anaao Piemonte, l’associazione dei medici - Le annunciate 500 assunzioni non rispecchiano le carenze: non ne sono previste all’Asl To4, quella che utilizza i gettonisti più di tutti. E i primi 20 assunti non sono medici ma farmacisti e biologi».
Intanto gli ospedali rischiano il collasso: «Il “boarding”, cioè il tempo di attesa per il ricovero, dovrebbe essere al massimo 8 ore - continua Rivetti - Invece sono solitamente 24-48. In questo periodo di iper afflusso diventano 4-5 giorni e i pronto soccorso esplodono: ci vorrà una settimana per smaltire numeri come quelli di ieri, dove i pazienti in attesa del boarding erano 31 alle Molinette, 50 al Mauriziano e 45 al Maria Vittoria in attesa. Il vero problema è che negli anni sono stati tagliati 2.011 posti letto per acuti e uno ogni tre sui lungodegenti».
Un’altra emergenza è quella dei nuovi ospedali: «Praticamente solo il Parco della Salute ha finanziamenti sicuri - fa notare Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei medici - Per gli altri c’è il gioco delle tre carte con i soldi dell’Inail, che poi “si trasformano” in partenariato pubblico-privato. Nel frattempo gli accordi devono ancora essere sottoscritti e i fondi annunciati sono un enorme buco nero, con una disponibilità tutta teorica. Si parla di 877 milioni che non esistono». Un esempio concreto? «Hanno appena dato l’incarico per lo studio di fattibilità del nuovo ospedale dell’Asl To5, che sostituirà quelli di Chieri, Moncalieri e Carmagnola: è passato da 202 a 302 milioni senza che ci sia traccia nelle delibere. Quindi costerà 570mila euro a posto letto contro i 318mila del nuovo Maria Vittoria: perchè? Dov’è la programmazione che servirebbe per i prossimi 10 o 20 anni?».
Airaudo anticipa nuove iniziative e ricorda che il piano socio-sanitario regionale «risale alla giunta Cota. Intanto resta l’attuale situazione tragica e disumana, che logora il personale sanitario e peggiorerà sempre di più: il Piemonte ha 1.5 milioni di ultrasessantenni. Lo ricorderemo a chi si candiderà alle elezioni e non molleremo la presa sui problemi della sanità».
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