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Il caso

Un chiosco per riqualificare l'ex bocciofila abbandonata da 10 anni

L'ipotesi che piace alla Circoscrizione 2, ma che si scontra sui vincoli regolamentari

Ex bocciofila Biberon

L'ex bocciofila Biberon di piazza d'Armi

Passeggiando per piazza d’Armi, camminando verso corso Galileo Ferraris si trova la vecchia bocciofila Biberon. Abbandonata dal 2014, è ormai irriconoscibile ed avvolta da rami, piante ed arbusti. Le piastre da gioco, se si prova a buttare l’occhio oltre la recinzione, sono invisibili e anche la casina che una volta ospitava le chiacchiere degli anziani è fagocitata dalla vegetazione. Quella stessa piccola struttura che la consigliera di Torino Bellissima Raffaella De Maria suggerisce di trasformare in un chiosco. Un’ultima idea di progettualità che segue la proposta – accantonata – del luglio 2022 del gruppo della consigliera della Circoscrizione 2 che aveva suggerito di trasformare l’area in un’isola digitale con finalità ricreative e culturali.

Per l’ex bocciofila, grazie alla delibera che nel mese di aprile 2023 ne ha cambiato la destinazione d’uso, ora si apre la possibilità di diventare un luogo ricreativo e sociale. «Il casotto di 100 metri quadri – ha spiegato la consigliera De Maria – si presterebbe bene ad ospitare un chiosco, un’area d’ombra e di ristoro in una piazza che è molto frequentata». «Nel prossimo bando di concessione sarebbe bene valorizzarne la creazione, valutare la riconversione dei campi da bocce con verde e l’eliminazione della recinzione» per aprire ancora di più lo spazio a chi frequenta il parco. Una mozione che, secondo la consigliera «si sposa bene con l’idea che i cittadini hanno di piazza d’Armi».

Il cambio di destinazione d’uso permette una concessione pluriennale non prettamente commerciale. Tuttavia «è possibile inserire nel bando una premialità per la creazione di un chioscoha spiegato il coordinatore al Patrimonio Federico Raia –. Stiamo lavorando sulla relazione di un avviso che abbia finalità culturali e ricreative e che permetta un piccolo rientro economico per chi fa un investimento importante». Procedura che eviterebbe un altro cambio destinazione uso. Vincoli regolamentari sui quali si sono scontrate le idee politiche, che potrebbero far ritardare ancora la riqualificazione dell’ex Biberon.

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