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I problemi dell'automotive
18 Gennaio 2024 - 13:00
L’auto elettrica supera i diesel
Incentivi per le auto elettriche? Un errore che costerà caro al governo e non aiuterà né i cittadini né le imprese. Ne è convinto il presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis, che fa parlare i dati: "In Piemonte le auto elettriche sono solo lo 0,3%". Molto meglio, a suo dire, riconvertire in maniera più green i vecchi veicoli a benzina, anche per aiutare le persone che non possono permettersi di acquistare un'auto nuova.
“Insistere nel destinare ingenti risorse - quasi 1,8 miliardi di euro nel triennio 2022-2024 - solo per incentivare l’acquisto di auto elettriche o ibride è un errore che non tiene conto delle esigenze della maggior parte dei cittadini italiani. Il 2023 si è infatti chiuso, come l’anno precedente, con un numero di richieste inferiore agli incentivi messi a disposizione per queste tipologie di alimentazione, mentre i fondi per le auto a combustione interna e per i motocicli e ciclomotori a combustione interna si esauriscono in pochi giorni” spiega de Santis.
Questi i numeri diffusi da Confartigianato: il 48,3% dei veicoli a benzina, il 9,8% GPl, 1,2 a metano, 37,4% gasolio mentre le auto elettriche sono solo lo 0,3% pari a poco più di 8.600 mezzi. Cui aggiungere un 3% di ibride. In realtà la nota stampa fa riferimento a dati del 2021, ma anche confrontando gli ultimi numeri a nostra disposizione e riferiti al parco circolante del Piemonte, le auto ibride ed elettriche messe insieme non superano il 4,7% - sono circa 135.900 - e le elettriche pure raggiungono appena lo 0,4%. Torino è la provincia che ne conta di più, ben il 5,2%, mentre Asti è in fondo con il 3,4%.
In ogni caso, il ragionamento del rappresentante delle imprese artigianali di Torino non cambia di molto. "Gli ecobonus in arrivo per il 2024 puntano, come i precedenti, a incentivare il rinnovo del parco veicolare italiano, alquanto vetusto e inquinante, spingendo l’acceleratore sulle motorizzazioni più recenti in particolare ibrido ed elettrico. Soluzioni che negli ultimi anni faticano a decollare per una serie di ragioni, principalmente a causa dell’elevato costo di questi veicoli, ma anche a causa delle incertezze del mercato automotive e di questioni legate all’infrastruttura di ricarica".
Stessa riflessione del Centro Studi Promotor, a proposito delle immatricolazioni auto - oggi sono state diffuse quelle a livello europeo -, dove si sottolinea che il costo di un'auto elettrica, nel giro di due anni, è salito del 34% in Italia.
“Gli incentivi del Governo insistono sull’acquisto di veicoli nuovi ma aspettarsi impennate nelle vendite di auto ibride ed elettriche allo stato attuale sembra utopico – conclude De Santis - Proponiamo che vengano maggiormente incentivate iniziative, che puntano a rendere meno inquinante l’attuale parco veicolare con interventi di trasformazione che, oltre a portare benefici in termini ambientali, sostengono l’attività delle officine artigiane che si occupano dell’installazione degli impianti. Il GPL continua ad essere una soluzione scelta da molti automobilisti perché sia economica che ecologica. Se le risorse economiche come gli ecobonus fossero indirizzate ad esempio alla conversione di 1 milione e 400 mila veicoli a benzina, solo in Piemonte le ricadute potrebbero essere positive sotto più punti di vista”.
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