Cerca

Immatricolazioni in Europa

I prezzi affondano l'auto, Stellantis -14%

Un dicembre nero dopo molti mesi di crescita. Automotor: "E' finita la pacchia"

I prezzi affondano l'auto, Stellantis -14%

Un buon anno per l'industria dell'auto rovinato proprio all'ultimo, con un dicembre nero dopo ben sedici mesi di crescita consecutiva. Stellantis ha perso il 14,9%, riuscendo comunque a far meglio dell'anno precedente a livello globale. Croce e delizia sono le auto elettriche, vediamo perché analizzando i dati delle immatricolazioni in Europa diffuse dall'Acea, l'associazione dei costruttori europei.

Secondo questi dati, nell'area europea che conta Ue, Efta e Regno Unito, sono state immatricolate nell'anno appena trascorso 12.847.481 auto, il 13,7% in più dell'anno precedente. Stellantis nel 2023 ha immatricolato in Europa (Ue, Efta e Regno Unito) 2.128.625 auto, il 3,7% in più dell'anno precedente. La quota di mercato è pari al 16,6% contro il 18,2%.

Analizzando il solo mese di dicembre 2023, sono state vendute 1.048.727 vetture, in calo del 3,8% sullo stesso mese dell'anno precedente. Nel medesimo periodo Stellantis ha venduto 136.016 auto, in calo del 14,9% rispetto allo stesso mese del 2022. La quota di mercato è scesa dal 14,7 al 13%. 

Un risultato, però, che non deve sorprendere troppo se pensiamo che, a dicembre, Stellantis ha frenato e bloccato spesso la produzione - basti pensare alla cassa integrazione a Mirafiori, o agli stop "a rotazione" degli stabilimenti in Francia e anche negli Stati Uniti dove sono stati dichiarati degli esuberi -, accusando un calo degli ordini. Molti modelli, poi, sono giunti a fine vita. E non bisogna dimenticare la fine degli incentivi, in attesa dei nuovi - destinati non solo alle auto elettriche - che il governo dovrebbe varare a breve.

"E' finita la pacchia per il mercato dell'auto dell'Europa Occidentale. A dicembre, dopo sedici mesi di crescite consecutive, il mercato dell'area accusa un calo del 3,8%. Il consuntivo dell'anno è comunque ancora positivo, anche se rispetto al 2019 si registra un calo di ben il 18,7% sul 2019"  dichiarano dal Centro Studi Promotor.  Dove ritengono che la crescita dei mesi passati sia dovuta soprattutto alla domanda delle aziende: il mercato delle flotte aziendali pare difatti maggiormente disponibile a investire in auto elettriche - come dimostra il recente accordo di Stellantis con Sixt, colosso degli autonoleggi - rispetto a un privato. "La domanda dei privati è scoraggiata soprattutto da aumenti dei prezzi che, tanto per citare un caso, quello dell'Italia, sono cresciuti del 34,3% tra il 2019 e il 2022, e hanno avuto ulteriori aumenti nel 2023".

"Il mercato in Europa Occidentale - spiega il Csp - ha beneficiato anche del supporto della crescita delle auto elettriche spinte da incentivi molto significativi nei principali mercati. Grazie alla droga degli incentivi le immatricolazioni di auto elettriche pure nell'area sono passate dal 13,9% del 2022 al 15,7% del 2023. La fine degli incentivi ha avuto però effetti drammatici in alcuni paesi e in particolare in Germania dove, per esempio, in dicembre la quota delle elettriche è scesa dal 33,2% del 2022 al 22,6%. In vetta alla classifica per la quota di auto elettriche vi è la Norvegia con ben l'82,4% delle auto immatricolate nel 2023 costituito da auto elettriche. All'estremo opposto della graduatoria per la quota delle elettriche vi sono diversi paesi in cui la quota non va oltre il 5%. Bulgaria, Grecia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Croazia e Slovacchia".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.