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Stellantis, operai in cassa ma accordo multimiliardario all'estero

Il colosso dei noleggi Sixt compra 250mila veicoli elettrici del Gruppo per la sua flotta

Stellantis, operai in cassa ma accordo multimiliardario all'estero

I due volti di Stellantis: produzione in calo e fabbriche in cassa integrazione - oltre a Torino, la cassa è scattata anche alla Maserati a Modena - ma accordo multimiliardario con il colosso degli autonoleggi Sixt, che comprerà 250mila veicoli del Gruppo per la propria flotta.

A usare il termine "multimiliardario" è una nota ufficiale di Stellantis, che riporta le dichiarazioni ceo dei due gruppi: "Grazie a questo importante accordo rafforziamo ulteriormente l’impegno di offrire ai nostri clienti una mobilità pulita, sicura ed economicamente accessibile, che oggi si avvale di veicoli e tecnologie all'avanguardia" ha detto Carlos Tavares. Per Konstantin Sixt, invece, l'intesa con Stellantis "rafforza la promessa di voler offrire ai nostri clienti la migliore soluzione per soddisfare tutte le loro esigenze di mobilità e ci consente di accelerare la nostra strategia 'Expect better', dopo aver registrato una crescita globale del fatturato di quasi il 20% nei primi nove mesi del 2023".

Sixt SE è una multinazionale tedesca leader nel settore gli autonoleggi, attivo in Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Monaco, Israele e Stati Uniti, con una offerta che va dal veicolo low cost al luxury. L'accordo con Stellantis interessa in particolare il settore della mobilità premium, per il quale verranno acquistati i veicoli dei quattordici marchi del Gruppo nei prossimi tre anni, per la maggior parte elettrici. Le prime consegne dovrebbero avvenire nella primavera 2024.

Un accordo nel segno del "green", in quanto Stellantis nel suo piano industriale Dare Forward ha l’obiettivo di raggiungere il 100% del mix di vendite di autovetture elettriche a batteria (BEV) in Europa e il 50% del mix di vendite negli Stati Uniti di autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV entro il 2030 e divenire un'azienda a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2038.

E anche Sixt si propone di ridurre in modo significativo l’impronta di CO2 della sua flotta di noleggio, con l'obiettivo di raggiungere una quota del 70-90% di veicoli elettrificati in Europa entro il 2030.

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