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L’ex fabbrica di ascensori diventerà un salone culturale

Lavori nell’ex Safov, che sarà aperta in orario extrascolastico

L’ex fabbrica di ascensori

L’ex fabbrica di ascensori Safov di via Buniva

La ex fabbrica di ascensori Safov di via Buniva diventerà un salone culturale. È quanto emerso dalla commissione chiamata a fare il punto sul futuro dei locali diventati in seguito parte della scuola dell’infanzia comunale Rodari, situata in corso Regina Margherita 143. La riqualificazione dello spazio porterà la Rodari ad avere un nuovo salone, ma anche una sala polivalente a disposizione di tutto il territorio. Aperta persino in orario extrascolastico grazie alla collaborazione con la Circoscrizione 7, che si occuperà della cogestione di concerto con le scuole.

«Siamo contenti che la Città abbia deciso di destinare parte dei fondi Pnrr al recupero del salone ex Safov - spiega il presidente della 7, Luca Deri -, che potrà essere utilizzato anche dalla cittadinanza di Vanchiglia in orario extracurriculare in accordo con la scuola». I cantieri straordinari (circa 450mila euro) saranno realizzati con i fondi che rientrano nella linea di finanziamento “Sostegno obiettivi Pnrr grandi città”, approvata nell’estate del 2022 e destinata ai comuni con popolazione superiore ai 500mila abitanti.

Quali cantieri?

I lavori consisteranno in: sostituzione della copertura esistente, dell’attuale guaina impermeabilizzante e dei serramenti esterni, installazione di nuovi impianti elettrici, realizzazione di intonaci, pavimenti, nuove sale igieniche e nuovi ripostigli, trattamento delle finiture. L’intervento seguirà le medesime procedure previste dagli interventi legati al Pnrr e le tempistiche precise verranno definite insieme alla ditta che si aggiudicherà i lavori.

«Ci sarà un restyling completo - afferma l’assessora alle Politiche Educative, Carlotta Salerno -, con cui finalmente restituiremo al territorio un luogo per aggregarsi e svolgere attività di qualsiasi genere. Con la costruzione di questa sala polivalente confermiamo il nostro impegno come assessorato di rendere la scuola perno della comunità».

Che cos'è la Safov?

Bombardato nel 1943 dall’aviazione alleata, l’edificio ospita dal 1942 la Safov azienda che durante il periodo bellico si specializza nella costruzione di montacarichi e ascensori, continuando le proprie lavorazioni fino al 1972, anno di chiusura dello stabilimento. Le incursioni aeree del 13 luglio e dell'8 agosto 1943, colpiscono lo stabilimento con bombe dirompenti e incendiarie che causano il crollo di tettoie, volte e muricci, danni al tetto e agli infissi. Le opere di ristrutturazione risultano, nell'agosto 1944, già eseguite. Attualmente è sede di una scuola materna. A fianco si trovano edifici scolastici e palestre.

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