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Il caso

Appesi al retro dell'autobus: a Torino ritorna il "gioco" dei ragazzini

E' l'assessore Chiara Foglietta a rendere pubblico il gesto: «Grave e molto pericoloso»

Appesi al retro dell'autobus: a Torino ritorna il "gioco" dei ragazzini

L'immagine pubblicata dall'assessore Chiara Foglietta

In inglese si dice "bus surfing", con un termine quasi scherzoso che definisce chi si appende al retro dell'autobus per non pagare il biglietto. O soltanto per una sfida, magari da pubblicare sui social network: «E' un gesto grave e molto pericoloso. Ogni tanto questo “gioco” - purtroppo - torna alla ribalta, nelle diverse città» lancia l'allarme Chiara Foglietta, assessore ai trasporti del Comune di Torino.

E' stata proprio lei, con un post pubblicato su Instagram, a denunciare l'episodio avvenuto intorno alle 20.30 di ieri e documentato da un automobilista che si è ritrovato davanti questa scena incredibile in corso Orbassano: due ragazzi attaccati a un bus in movimento della linea 12, quella che collega corso Tazzoli alla stazione di Porta Nuova (in quel momento viaggiava in direzione sud).

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Un post condiviso da Chiara Foglietta (@chiarafoglietta)

L'assessore ha segnalato subito a Gtt, il Gruppo che gestisce i mezzi pubblici torinesi. Che, a quanto risulta, ha potuto fare poco: fra largo Orbassano e piazza Santa Rita un passeggero si è accorto dei ragazzi appesi al paraurti e ha avvisato l'autista, che ha subito fermato l'autobus ed è corso sul retro. Ma, nel frattempo, i due giovanissimi erano già scesi e stavano scappando. A quel punto il conducente non ha potuto fare altro che chiamare la centrale operativa di Gtt, che a sua volta ha avvisato i carabinieri e tutti gli altri autisti in servizio ieri sera: così tutti erano allertati della possibilità di incrociare questi "passeggeri abusivi" in giro per la città.

Restano le considerazioni amare dell'assessore, che proprio ieri sera ha partecipato a un incontro pubblico per discutere di come migliorare i trasporti pubblici: «Dopo due ore intense di confronto a San Salvario, sono arrivata a casa e ho ricevuto questa "ultim’ora" da Gtt. E mi preoccupa molto. Anche un assessore, a un certo punto, non trova più le parole».

«Oggi Chiara Foglietta non ha parole - replica Daniela Rodia, consigliera leghista della Circoscrizione 7 - Eppure il 9 marzo 2022 ho presentato una mozione, votata da tutto il Consiglio, segnalando questo gravissimo comportamento messo in atto da giovanissimi. Cara assessora, se avesse almeno letto il documento della Lega, magari oggi non solo avrebbe trovato le parole ma anche qualche soluzione. Questo è quello che ci si aspetta da un amministratore della Città».

Nelle scorse ore, intanto, è comparsa la foto di un secondo caso: la foto, scattata nel pomeriggio di mercoledì, mostra un ragazzo appeso alla coda di un mezzo della linea 75. In quel momento il bus si trovava in via Mercadante, a pochi passi dall'ospedale Giovanni Bosco.

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