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IL CASO

Centro per l’impiego e studenti: ecco il futuro dell’ex Giudice di Pace

La fine dei lavori nel maxi immobile delle Vallette è previsto per il 2026

Ex Giudice di Pace

L'ex Giudice di Pace

Gli uffici del Centro per l’impiego, aule studio per l’Università e i servizi pubblici, oltre a luoghi di aggregazione, sport e cultura. Così rinasce l’ex sede degli uffici del Giudice di Pace in viale dei Mughetti 22. La riqualificazione, finanziata con 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, darà il via a un processo di rigenerazione urbana per l’intero quartiere Vallette.

Lo stabile ha superficie complessiva di oltre 9mila metri quadrati, suddivisi tra diversi padiglioni, e dispone di un cortile esterno di dimensioni analoghe. Grazie alla sua struttura, il complesso si presta a diventare un polo unificato per servizi, uffici e spazi sociali, sportivi, culturali e di servizio. Con la firma dell’accordo tra Demanio, Comune e Regione, gli enti coinvolti si impegnano a realizzare le attività necessarie per la riqualificazione e la rigenerazione dell'immobile.

Fine lavori nel 2026
L’avvio dei lavori è previsto all’inizio del prossimo anno. La fine, entro il 2026. I primi interventi riguarderanno due delle quattro palazzine e l’ex palestra che dovranno ospitare un’aula magna e spazi per l’Università di Torino, un’area di co-working aperto al quartiere e il Centro per l’impiego. Qui ci saranno gli uffici di Apl Academy, l’unità organizzativa di Agenzia Piemonte Lavoro. Tra quelli che lavoreranno all’interno del nuovo Centro e quelli specializzati in altri servizi di politiche attive del lavoro, saranno circa una cinquantina gli operatori a disposizione di cittadini e imprese.

La firma del protocollo
«Con questo accordo si avvia il percorso per l’acquisto della proprietà dell’immobile da parte della Regione che ha elaborato un piano di riqualificazione e riutilizzo degli spazi in grado di generare ricadute positive per l’intero quartiere» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli assessori al Lavoro Elena Chiorino, al Welfare Maurizio Marrone e al Patrimonio Andrea Tronzano.

«Sono molti gli investimenti che insistono nel quartiere Vallette, come la riqualificazione dell’ufficio postale, di alcuni edifici di edilizia sociale, di un parte del parco, la revisione della convenzione del mercato coperto delle Verbene e la realizzazione di un nuovo centro di protezione civile» ricorda il sindaco Stefano Lo Russo. «Diamo fin da subito la nostra disponibilità a partecipare all’attuazione del Protocollo partecipando al Tavolo tecnico operativo che sarà costituito, coordinato dall’Agenzia del Demanio» fa sapere il presidente della Circoscrizione 5, Enrico Crescimanno. «L’Università prevede di insediare nel complesso l’intera filiera della formazione degli insegnanti, con 33 nuovi percorsi formativi e oltre 900 partecipanti stimati, e alcuni master» spiega il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna. Infine, è stato il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Sebastiano Caizza, a spiegare che «la sottoscrizione del Protocollo si inserisce in un quadro di iniziative più ampio nell’ambito del cosiddetto “Piano Città degli immobili pubblici” di Torino».

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