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Il Caso

PFAS nell'acqua potabile: Una minaccia invisibile

Dal Veneto al Piemonte, l'acqua che beviamo è sicura? Scopriamo cosa sono i PFAS, come si diffondono e come possiamo proteggerci.

GreenPeace lancia l'allarm PFAS

GreenPeace lancia l'allarm PFAS

I PFAS, o sostanze perfluoroalchiliche, sono composti chimici noti per la loro resistenza alla degradazione. Queste molecole, grazie alla loro capacità di resistere all'acqua e ai grassi, trovano vasta applicazione in vari settori industriali: dall'antiaderente per le padelle, ai tessuti per l'abbigliamento sportivo, passando per detergenti, cere per pavimenti e additivi per schiume antincendio. La loro resistenza alla degradazione, però, le rende particolarmente pericolose per l'ambiente e per la nostra salute.Queste molecole, a causa della loro struttura, sono in grado di accumularsi nel nostro organismo, con effetti tossici di varia natura. Tra questi, rientrano danni al fegato, malattie della tiroide, problemi di fertilità e persino il cancro. Ma come entrano nel nostro corpo? La principale via di contaminazione è l'acqua che beviamo.

Nonostante la pericolosità di queste sostanze, la normativa attuale non prevede il controllo dei PFAS nelle acque destinate al consumo umano. Questo significa che potremmo bere acqua contaminata senza saperlo. Alcuni paesi, tra cui Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e gli Stati Uniti, hanno invece stabilito dei limiti di concentrazione per queste sostanze nell'acqua potabile. Ma anche in Italia la situazione sta cambiando.Nel nostro paese, l'inquinamento da PFAS è particolarmente diffuso in Veneto, dove le concentrazioni di queste sostanze nelle falde e nei corsi d'acqua sono tra le più elevate a livello nazionale. Ma anche altre regioni, come il Piemonte, sono interessate da questo problema. Qui, secondo un recente rapporto di Greenpeace Italia, circa 125mila persone potrebbero aver bevuto acqua contaminata da PFOA, una molecola del gruppo dei PFAS classificata come cancerogena.COME PROTEGGERCI DALL'INQUINAMENTO DA PFASDi fronte a questa situazione, come possiamo proteggerci? Una delle soluzioni più efficaci è l'installazione di filtri a carbone attivo, che hanno mostrato un notevole successo nella riduzione delle concentrazioni di PFAS nelle reti idriche. Questa tecnologia, utilizzata su scala industriale, è disponibile anche per l'ambito domestico. Ma ricordate: è fondamentale affidarsi a aziende del settore serie e competenti.

Ricordate, l'acqua che beviamo può nascondere un pericolo invisibile. Informarsi e proteggersi è fondamentale per preservare la nostra salute e quella delle generazioni future.

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