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Il caso

Mancano i fondi, la riqualificazione di corso Marconi resta un'incognita

Nessuna certezza per i lavori del secondo tratto: «Al momento non sono disponibili ulteriori finanziamenti»

Corso Marconi

Corso Marconi

La riqualificazione di corso Marconi resta al palo. Il taglio del nastro dello scorso novembre aveva restituito alla cittadinanza il primo tratto di viale centrale completamente pedonalizzato, da corso Massimo d’Azeglio all’istituto comprensivo Manzoni. Mancano però i fondi per risistemare l’altra metà del corso, quei fondi che gli stessi cittadini – presenti numerosi all’inaugurazione del primo tratto – avevano chiesto al comune di reperire per completare la risistemazione del corso dal tratto che va da via Madama Cristina fino a via Nizza.

A confermare l’assenza di risorse economiche è l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, interpellata durante l’ultimo consiglio comunale dal consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao. Sul progetto della Città, che prevede la pedonalizzazione dell’intero corso della Circoscrizione 8, aleggia da sempre l’ombra della mancanza di fondi. Sul il primo tratto, costato circa 1 milione e 200 mila euro di fondi Pon Metro, è stata realizzata una nuova pavimentazione in calcestruzzo, drenante e che ha la capacità di attenuare gli effetti delle isole di calore.

Un lavoro che non sarà ancora possibile «per la restante parte del corso», ha puntualizzato l’assessora Foglietta perché «non sono disponibili, allo stato attuale, ulteriori finanziamenti». A conti fatti, le parole dell’assessore chiudono, per il momento, ogni possibilità di calendarizzare una data di avvio lavori. Altrettanto dubbia resta la certezza di poter avviare davvero la riqualificazione del secondo tratto di corso Marconi. «Il secondo lotto della pedonalizzazione – ha commentato il consigliere Firrao – a ora non ha i fondi e non si sa quando verrà fatto, si preannuncia un eterno incompiuto».

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