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L'evento

Foibe, fiaccolata per i 20 anni del "Giorno del Ricordo"

Presidio davanti alla targa dedicata agli esuli Istriani-Fiumani-Dalmati

Fiaccolata per i 20 anni del "Giorno del Ricordo"

Fiaccolata per i 20 anni del "Giorno del Ricordo"

Torino non dimentica, e nella Giornata del Ricordo rende ancora una volta omaggio alle vittime delle foibe. Le basse temperature, l’aria fredda e la pioggia incessante hanno creato qualche disagio, ma non sono riuscite a scalfire l’emozione che si respirava questa sera, quando più di settanta torinesi si sono ritrovati di fronte alla targa di corso Cincinnato all’angolo con via Pirano per onorare la memoria di uomini, donne, anziani e bambini uccisi barbaramente ottant’anni fa solo perché italiani.

Una fiaccolata per ricordare i morti e per sottolineare quanto sia importante non dimenticarli mai, organizzata ancora una volta dal Comitato 10 Febbraio con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e della Circoscrizione 5. «Quest’anno la nostra iniziativa assume un significato ancora più importante, perché ricorrono i vent’anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo - ha spiegato Matteo Rossino, responsabile provinciale dell’associazione e organizzatore dell’evento -. A quei tempi ricordo che nelle scuole di foibe non se ne parlava nemmeno, mentre oggi, grazie alle tante battaglie portate avanti, finalmente foibe ed esodo fanno parte della storia d’Italia. Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia o smettere di ricordare, perché c’è ancora chi nega e sminuisce questa tragedia o chi fa raccontare questa parte di storia ai carnefici, invece che alle vittime».

La manifestazione ha preso il via intorno alle 18.30 di fronte alla targa commemorativa situata in zona Lucento, ed è proseguita per circa un’ora con gli interventi del presidente dell’ente di decentramento Enrico Crescimanno, il consigliere regionale Andrea Cerutti, il presidente Stefano Allasia e l’avvocato e scrittore Luigi Vatta, figlio dell’esule dalmata Sergio Vatta, tutti polemici contro chi ancora nega o sminuisce l’impatto di questa tragedia.

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