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L'ALLARME DEI SINDACATI

Mancano 4mila infermieri: «Servono assunzioni»

L’assessore Icardi rassicura: «Nelle prime settimane dell’anno risultano già 250 nuove figure nel comparto»

Sempre più anziani e sempre meno. Gli infermieri tornano a lanciare l’allarme. Secondo le ultime stime fornite dai sindacati di categoria, sarebbero circa 4mila le figure professionali necessarie da inserire all’interno del comparto in Piemonte. «Nel 2023 sono venuti meno circa 800 lavoratori» spiega Francesco Coppolella, coordinatore regionale NurSind Piemonte, il sindacato che rappresenta le professioni infermieristiche. Di questi, 400 sono da ricondurre ai pensionamenti. Gli altri hanno motivazioni diverse, che vanno da trasferimenti a dimissioni. «L’aria che si respira nelle corsie e nei servizi non è positiva. Non solo l’insoddisfazione è un sentimento comune, ma si fa fatica a trovare qualcuno che nutra speranze» denunciano dal NurSind. La Regione, dal canto suo, ricorda di aver già messo in campo 250 assunzioni. Altri 1.500 lavoratori (oltre la sostituzione di chi va in pensione) arriveranno entro la fine dell’anno. «Il Piano delle assunzioni procede secondo gli impegni concordati con le organizzazioni sindacali» rassicura l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

Piano assunzioni
Il prossimo incontro tra Regione e sindacati è stato convocato per il 5 marzo. «Ci si doveva vedere ogni mese per monitorare il processo delle assunzioni aggiuntive promesse e concordate» ricordano i sindacati. L’ultimo appuntamento risale invece al 5 dicembre. «Il prossimo tavolo di monitoraggio è convocato il 5 marzo» conferma Icardi, nel tentavo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche.




Case di comunità e 118

A preoccupare il sindacato è anche la questione che riguarda Case e ospedali di comunità. «Sono un miraggio» tuona il NurSid. «Non sappiamo ancora quanto senso abbia parlarne, visto che a queste condizioni e con l’attuale sistema, sarà impossibile poterle realizzare nelle modalità previste». Al nuovo direttore generale di azienda zero sono state inoltre rappresentate «le importanti criticità che sino ad oggi non si sono volute affrontare a proposito del personale del 118» si legge nella nota diffusa dagli infermieri piemontesi. «Come abbiamo ribadito più volte, anche al presidente della Regione Alberto Cirio - aggiungono -. Vanno garantite prerogative e diritti, oltre che la definizione di regole e procedure legittime e necessarie in questo nuovo sistema che non può diventare una giungla».

Liste d’attesa
Infine, anche per quanto concerne il piano di abbattimento delle liste d’attesa (per cui la Regione ha annunciato uno stanziamento extra di 25 milioni di euro) i sindacati esprimono nuovi dubbi. «Non ci risulta che le aziende abbiano ricevuto ancora le risorse annunciate e pertanto a febbraio inoltrato non ancora operative in tal senso e non sappiamo se le risorse saranno destinate al pubblico o al privato convenzionato». Infine, l’affondo politico: «In questi pochi mesi che ci separano dalle elezioni regionali, con una campagna elettorale già in corso, ci aspettiamo un cambio di passo rispetto ai temi evidenziati e degli impegni presi». 

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