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L'AMBIENTE

Qualità dell’aria, gennaio nero: «Smog tre volte sopra i limiti dell'Oms»

La denuncia del comitato Torino Respira. «In 10 anni non è cambiato nulla»

Inquinamento

La qualità dell'aria a Torino

Salendo in cima al grattacielo della Regione e guardando in direzione delle Mole Antonelliana si vede a occhio nudo uno strato grigiastro che abbraccia il monumento simbolo della città. Scendendo al pianto terra poi sono i dati delle colonnine di rilevazione degli agenti inquinanti che ci mostrano l’andamento della qualità dell’aria di Torino. La media delle concentrazioni di Pm10 nella stazione di Torino Lingotto, tra il 1 gennaio e l’11 febbraio, è stata di 48 microgrammi per metro cubo. «Tre volte superiore il valore raccomandato dall’Organizzazione mondiale della salute per tutelare la salute umana» denuncia Torino Respira, comitato cittadino nato per promuovere iniziative finalizzate a migliorare la qualità dell’aria nella città di Torino e nell’area metropolitana.

Gennaio “nero”
Secondo i dati raccolti dal comitato, durante le prime settimane dell’anno si sono registrati livelli di inquinamento «molto preoccupanti». L’origine della cattiva qualità dell’aria sarebbe da ricondurre alle condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il mese di gennaio, impedendo di fatto la dispersione degli inquinanti su tutto il territorio della pianura padana. La situazione non migliora osservando il numero di giornate nelle quali si sono superati i limiti di legge che riguardano le concentrazioni. Nel dettaglio, si tratta di 21 giorni su 42. Sempre facendo riferimento alla centralina del Lingotto. «Vuol dire che da Capodanno, per la metà del tempo, i cittadini di Torino hanno respirato un’aria fuorilegge e pericolosa per la loro salute» rimarcano da Torino Respira.




Gli ultimi dieci anni

Il comitato passa poi in rassegna l’andamento dei dati relativi alla qualità dell’aria degli ultimi 10 anni in città. «Per lo stesso periodo si può osservare, come in fondo non sia cambiato nulla, a dimostrazione che l’unica cosa che rende l’aria più o meno pulita a Torino è l’andamento del clima, non certo i risultati delle politiche di chi dovrebbe tutelare la salute dei cittadini e non lo fa» commentano, fornendo un grafico che mostra concentrazioni pari a 48 microgrammi per metro cubo già nel 2015.



Allarme ozono

Al fine di sensibilizzare ulteriormente i torinesi sul tema della qualità dell’aria - e in particolare sull’aumento delle concentrazioni di ozono durante l’estate - il comitato Torino Respira ha deciso di lanciare la nuova campagna “Lo smog uccide anche d’estate”. Nel mese di luglio verrà chiesta nuovamente la collaborazione dei torinesi «per installare i rilevatori di ozono e puntare l’attenzione anche su questa sostanza inquinante le cui concentrazioni sono molto alte durante l’estate e sono in aumento a causa del cambiamento climatico».

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