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AMICO REPORTER

Vigili del fuoco in sciopero: «Siamo stanchi di essere sottopagati, lo Stato si ricordi di noi»

Anche i pompieri torinesi aderiscono alla protesta nazionale indetta dal sindacato Conapo

Vigili del fuoco in sciopero: «Siamo stanchi di essere sottopagati, lo Stato si ricordi di noi»

Foto d'archivio

Anche i vigili del fuoco di Torino aderiscono allo sciopero nazionale proclamato dal sindacato Conapo: quattro ore di protesta dalle 9 alle 13 di oggi per manifestare contro i problemi che affliggono i pompieri a livello nazionale.

Lo sciopero interessa tutte le sedi del corpo nazionale dei vigili del fuoco, comprese le sedi aeroportuali (come quella di Caselle). Per la provincia di Torino sono interessati le sedi del Comando di Torino e i distaccamenti di Stura, Pinerolo, Ivrea, Grugliasco, Susa, Chieri e Lingotto: «Ma i cittadini non dovranno temere disagi perché i vigili del fuoco garantiranno sempre comunque  gli interventi di soccorso». Succederà anche fra un mese esatto, quando è previsto un altro sciopero più "locale", cui parteciperanno tutti i sindacati: in quel caso l'obiettivo sarà sensibilizzare i torinesi sulle difficoltà del comando provinciale.

«Fra le motivazioni dello sciopero c’è l’inaccettabile ritardo nelle promozioni del personale e nei pagamenti degli scatti convenzionali per cui chiediamo di anticipare i tempi per il futuro - esordisce Alessandro Cuccia, segretario provinciale del Conapo Torino - Poi ci sono la mancanza di notizie sulle date di assunzione di 654 unità del corpo nazionale autorizzate già da tempo e il mancato adeguamento delle indennità per il lavoro notturno e festivo a quelle degli altri corpi dello Stato che ricevono un trattamento ben 4 volte superiore al nostro. Inoltre riceviamo buoni pasto con un valore ridicolo e non più sufficiente a garantire la consumazione della mensa di servizio da parte dei pompieri che devono prestare soccorso ai cittadini».

Prosegue Cuccia: «C'è poi il problema delle carriere degli specialisti aeronaviganti, sommozzatori e nautici dei vigili del fuoco, bloccate da troppi anni e i cui nuclei operano con difficoltà crescenti. La componente telecomunicazioni del Corpo nazionale è sempre più bistrattata dalla nostra amministrazione. Per non parlare del personale direttivo che attende di ricevere retribuzioni stanziate sin dal 2018». Al di là delle critiche, il sindacato Conapo concede al Dipartimento nazionale dei vigili del fuoco di aver ascoltato il suo grido l'allarme: «Dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del Conapo, il Dipartimento ha finalmente accolto alcune nostre richieste, bandendo il concorso Capo squadra 2023, decretando le promozioni a ruolo aperto e  gli scatti retributivi, anche se tutto in ritardo di un anno. Ci sono voluti due anni, invece, per regolamentare le ferie solidali e riconosce  finalmente questo diritto ai colleghi con figli malati o disabili. Ma restano ancora tante, troppe le criticità da risolvere. I vigili del fuoco meritano più attenzione e non soluzioni in perenne ritardo. Per questo lo sciopero é una vera e propria richiesta di attenzione allo Stato da parte del Corpo più amato dagli italiani. Il nostro è un grido di allarme verso chi si dimentica troppo spesso della nostra categoria. Speriamo di ricevere la dovuta attenzione da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario con delega ai vigili del fuoco, Emanuele Prisco».

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